(...) Matteo Rosso in mattinata aveva ricordato come la legge finisca per concedere «privilegi» soprattutto in campo sanitario ai trans, creando discriminazione sì, ma contro la stragrande maggioranza dei cittadini. Per tutelare i diritti di chi ha certe preferenze sessuali basta e avanza la costituzione, non servono leggi regionali. Plinio invece ha surriscaldato il clima nel pomeriggio, citando anche Giovanni Paolo II a proposito del «disordine morale» che porta lomosessualità. Gli ha risposto Vincenzo Nesci di Rifondazione, definendo «castronerie» le parole del Papa scomparso. Accuse non ritirate neppure di fronte alle richieste di Plinio, che non ha potuto far altro che smascherare la «sconcertante gravità del silenzio con cui il neo segretario regionale Pd, il cattolicissimo Lorenzo Basso ha accolto le parole di Nesci». E gli imbarazzi dei cattolici ci sono stati. Addirittura avrebbero potuto portare a unincredibile parità se al momento del voto non ci fossero stati tanti assenti. E anche la maggioranza ha registrato la defezione (tattica?) del Centrista cattolico Costa, oltreché di Guccinelli e Muratore.
E battaglia cera già stata in mattinata sullapprovazione della legge che consente lacquisto di nuovi treni. La norma prevede che la Regione paghi a Trenitalia 2,6 milioni di euro lanno per 24 anni.
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