Più o meno di facciata, più o meno forzate, le reazioni alla candidatura di Marta Vincenzi alle primarie non si sono fatte attendere. Lunica voce nettamente contraria è stata quella del segretario regionale dellUdc Rosario Monteleone che dice «non vedo niente di nuovo, è tutto secondo previsioni. La sindaco ha concluso un ciclo, ha approvato il Puc e ora va a vedere se cè consenso». Ma Monteleone rilancia: «L'Udc correrà alle comunali di Genova con un proprio candidato, non cè possibilità di fare alleanze né da una parte né dall'altra. Proporremo una personalità in grado di raccogliere consenso e che sia naturalmente convinta della necessità di un terzo polo». Pizzicato a chiacchierare con Claudio Burlando e Lorenzo Basso, segretario del Pd ligure, in una pausa dei lavori del consiglio regionale, Monteleone si chiama quindi fuori dalle possibili alleanze anche se Basso continua il corteggiamento. «Da parte nostra cè tutta la disponibilità a confrontare i programmi con l'Udc». Sulla candidatura della Vincenzi, Basso si dice invece favorevole. «Ora parte la competizione delle primarie con cui gli elettori di centrosinistra indicheranno quale candidato vorrebbero sindaco. Sono convinto che i cittadini sapranno scegliere la persona giusta avendo già ampiamente dimostrato di essere spesso più maturi della classe politica. Marta Vincenzi crede giustamente nelle primarie -ha aggiunto Basso- e ritiene perciò decisivo il confronto con gli altri candidati per scegliere chi guiderà il centrosinistra alla corsa a sindaco». La principale avversaria della Vincenzi allinterno del Pd, Roberta Pinotti, sceglie la strada della diplomazia. «Ha fatto bene a candidarsi. Credo che in questa situazione il Pd abbia agito benissimo nei suoi passaggi, non cè mai stata da parte degli organismi di partito la richiesta di chiedere alla Vincenzi di fare un passo indietro. Qualcuno lo ha pensato e lo ha fatto trapelare sulla stampa, ma non sono segretari -ha aggiunto- A me è stato chiesto se avevo intenzione di proseguire e io con molta tranquillità ho detto di sì, nessuno mi ha chiesto di fare un passo indietro, non cè stata alcuna pressione».
Anche il segretario cittadino del Pd, Victor Rasetto, si dice entusiasta della scelta della Vincenzi. «Ritengo positivo che, dopo qualche momento di riflessione, anche Marta Vincenzi abbia sciolto il nodo e si candidi alle primarie del centrosinistra. Avremo una grande opportunità».LUdc si smarca: «Corriamo da soli»
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