L’Ue frena sull’alleanza Suez-Gdf

da Milano

La Commissione europea ha rinviato la decisione sulla fusione Suez-Gdf al 3 luglio, in base alla richiesta delle autorità belghe di studiare parte del dossier, ha spiegato Jonathan Todd, portavoce del commissario Ue alla Concorrenza, Neelie Kroes. Inizialmente i servizi dell'esecutivo Ue avrebbero dovuto pronunciarsi il 19 giugno, ma la data è stata rinviata di due settimane. Todd ha affermato che la decisione è motivata da «una richiesta da parte dei belgi» di studiare l'impatto della fusione franco-belga sul loro mercato nazionale. La proroga della scadenza per la decisione dell'Antitrust Ue, ha spiegato il portavoce, «è automatica, perché l'Autorità belga per il controllo della concorrenza ha chiesto che le sia deferita una parte della decisione, quella che riguarda il mercato belga». Secondo Todd, la Commissione mantiene ampia discrezionalità sulla decisione se «accettare questa richiesta». Secondo diverse fonti vicine al dossier, questa proroga non farebbe altro che prefigurare l'apertura di un'indagine approfondita dell'Ue sul caso. Un'esame che potrebbe durare da 4 a 5 mesi, dato che la Commissione avrà bisogno di tempo per analizzare i seri problemi di concorrenza sollevati dalla fusione. I due colossi energetici, fin dallo scorso maggio avevano fatto capire di non aspettarsi un verdetto di Bruxelles prima di novembre. Dopo l'annuncio della fusione, che ha ostacolato i piani di Enel di lanciare un'Opa su Suez, le autorità del Belgio hanno ripetutamente messo in guardia sugli effetti dell'operazione sul mercato nazionale: il primo gruppo elettrico belga, Electrabel, una filiale di Suez, si unirebbe infatti al secondo, la Spe, controllata da Gaz de France. E anche sul mercato del gas cesserebbe la concorrenza fra Gaz de France e Distrigaz, il primo fornitore in Belgio, di cui Suez detiene il 57% del capitale. In sostanza, nascerebbe un quasi-monopolio che controllerebbe il 90% del mercato dell'energia nel paese.

Fra i rimedi immaginati dalle autorità belghe, c'è la vendita di diverse attività di Suez e Gdf in Belgio, e anche la cessione da parte di Electrabel di alcune delle sette centrali nucleari del paese che la filiale di Suez gestisce.