«Mastico coca tutti i giorni, me la manda Morales». Con Hugo Chavez, laspirante caudillo rosso del Venezuela, ormai non è più lecito stupirsi di nulla. Ancora non si è spenta leco della sua presunta e ricambiata passione per Naomi Campbell, ferocemente smontata dai giornali colombiani («ma se è gay!») e dallo stilista Stefano Gabbana («mi sembra poco credibile - ha commentato - conosco bene Naomi e non mi sembrano luno il genere dellaltra, hanno gusti diversi»). Ma la droga è unaltra faccenda. Proprio il giorno dopo che il responsabile statunitense della lotta al traffico di stupefacenti, John Walters, lo denunciava come il colpevole del progressivo trasformarsi del Venezuela nella base del narcotraffico verso lEuropa e non solo, lui conferma di farne uso personale e tira in ballo un capo di Stato straniero.
Il Morales citato da Chavez non è un volgare spacciatore. È Evo Morales, il presidente della Bolivia che con il collega di Caracas ha in comune lanelito rivoluzionario antiamericano. Chavez lo ha smascherato come narcotrafficante durante uno dei suoi abituali discorsi-fiume, trasmesso in diretta dalla televisione. Il passaggio sulla droga è finito inesorabilmente su YouTube. «Mastico coca tutti i giorni, la mattina»; poi, mostrando i suoi bicipiti, laggiunta: «Guardate come sto... ». Il presidente venezuelano ha raccontato che, come Fidel Castro gli invia «frequentemente» i «gelati Coppelia e molte altre cose», il presidente boliviano gli manda «pasta di coca». E per non lasciare dubbi sui suoi gusti, ha aggiunto: «Ve la raccomando!».
Unuscita per lo meno sopra le righe, che anzi fa propendere per una progressiva perdita di controllo da parte di Hugo Chavez. Se infatti è noto che gli indigeni boliviani che vivono ad alte quote sulle Ande masticano tradizionalmente (e legalmente) le foglie della coca per non sentire la fame e come stimolante, la pasta di coca è un prodotto in parte raffinato che dà assuefazione. Una sostanza, oltre tutto, illegale in Venezuela. E certamente Morales non sarà molto contento della pubblicità fattagli dal collega.
Chavez, nella sua allocuzione torrenziale alla televisione, ha parlato anche di cose più serie, e forse per questo passate un po sotto silenzio.
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