L a gioiosa macchina da gol e da record, per capirci al volo lInter di Ibrahimovic e del redivivo Adriano, veleggia sicura verso lepilogo scritto dello scudetto. Nemmeno la sosta natalizia, lunga e noiosa per certi versi, di solito controproducente per gli eurostar lanciati a tutta velocità, sembra distrarla dai suoi doveri di nuova razza padrona del campionato esaltati puntualmente nella serata granata di Torino. È laltra faccia di una stessa medaglia se si ha il coraggio di guardare contestualmente alla caduta della Juve, avvenuta in quel di Mantova, qualche ora prima. La costola juventina, Vieira più Ibrahimovic, il genio del gioco dattacco e la diga a centrocampo, trapiantata nel corpaccio di una squadra balzana negli umori e discontinua nel rendimento, è la qualità migliore tradita dai morattiani nelle rare curve a gomito del percorso tutto in discesa, facile facile. Deschamps, più che recuperare una cifra tecnica consistente per lanno venturo attraverso il calcio-mercato, sembra vedovo dello spirito migliore della Juve che fu, privo dellorgoglio che consentì, sul ciglio del precipizio, recuperi prodigiosi. LInter no, non perde mai lorientamento anche se per qualche minuto resta al buio. Ibrahimovic accende la luce e marca il percorso.
La gioiosa macchina da gol e da record, lInter, può dormire sonni tranquilli e disarmare agevolmente contraccolpi domestici legati al tormentone Mancini (contratto sì, contratto no) anche per demeriti espressi dalla concorrenza. A Messina una Roma con la testa tra le nuvole concede a Giordano linsperato rigore per il pari e scivola a nove punti di distacco che rappresentano una sciatta preparazione della sfida diretta in programma la notte del 4 febbraio, a San Siro. Si tratta di uno spreco, di una lentissima ripartenza che ha qualche parentela stretta con la bassa tensione di Trigoria più che con i dissapori tra Mancini e Totti, ieri sotterrati pubblicamente dallabbraccio seguito al gol del brasiliano. Spalletti, che ha un intuito speciale, apparve preoccupato già la sera col Parma in coppa Italia al culmine di quel 2 a 1 finale.
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