Se la figlia non lavora, nonostante abbia 41 anni, il padre separato deve versare lassegno di mantenimento. Lo ha deciso la Corte di cassazione ribaltando una sentenza della Corte dappello di Venezia che aveva dato ragione, nel 2006 a un ex marito che non voleva più sostenere economicamente la figlia che allepoca aveva 35 anni. «Lobbligo del genitore separato di concorrere separato di concorrere al mantenimento del figlio - scrive il Corriere del Veneto citando la sentenza della Cassazione - non cessa automaticamente con il raggiungimento della maggiore età da parte di questultimo, ma perdura finché il genitore interessato non dia prova che il figlio abbia raggiunto lindipendenza economica, oppure sia stato posto nella condizione di poter essere economicamente autosufficiente».
La sentenza in questione non rappresenta una novità assoluta ma alza lasticella del mantenimento. Già nel 2009 la Cassazione dichiarava, confermando un principio adottato per la prima volta nel 2007, che i genitori separati devono mantenere i figli fino a che questi non trovino un impiego stabile, a meno che non si dimostri che sia colpa loro se non riescono a rendersi indipendenti. Il caso riguardava un padre separato che si rifiutava di continuare a mantenere le figlie ultraventenni, in quanto queste avevano intrapreso unattività professionale consona agli studi intrapresi e risultavano titolari di un conto corrente.
Inoltre ciascuna delle due possedeva unautomobile. Il ricorso del padre era stato accolto solo in parte dalla Corte, poiché alluomo non era stata data la possibilità di addurre le prove della raggiunta indipendenza economica da parte delle figlie, in quanto i giudici di merito avevano ascoltato soltanto le due ragazze.
In quella sentenza comunque, la Cassazione aveva dichiarato che i genitori separati sono obbligati a mantenere i figli fino a che essi non abbiano raggiunto lindipendenza economica con un impiego che abbia concrete prospettive di continuità. Lunico modo per evitare di versare i soldi per il mantenimento è dimostrare che i propri figli sono degli scansafatiche, e in quanto tali è da addebitare a loro la colpa di non essere ancora indipendenti. E lo svolgimento di un lavoro precario e poco stabile non esime quindi il genitore dallobbligo di mantenimento.
Allinizio di marzo il tribunale di Roma ha imposto a un pensionato di versare alle due figlie 1.800 euro al mese, più del 70% della sua pensione. La prima ha 30 anni ed è al sesto anno fuori corso di Sociologia, la seconda ne ha 26 ed è al terzo anno fuori corso di Giurisprudenza.
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