IL «BRUNUM»
MODIFICATO
Il «Brunum», dal nome di Donato Bruno (Fi), prevedeva in estrema sintesi l'abolizione dello scorporo; l'aumento del numero di simboli di partito collegabili a ogni candidato; la norma contro la proliferazione delle liste autonomiste; una stretta nella raccolta delle firme per le candidature. Lintesa sul ritorno al proporzionale trovata ieri dai partiti del centrodestra è stato tradotto in un emendamento al «Brunum», che dovrebbe essere esaminato dallaula di Montecitorio il 20 settembre. Il sistema disegnato dallemendamento abolisce i collegi uninominali e prevede lattribuzione di tutti i seggi con il meccanismo proporzionale, per metà con il conteggio dei voti di preferenza e per metà con i sistema della lista bloccata. Sul premio di maggioranza cè ancora discussione, qualcuno lo vorrebbe al 4%, altri un po più alto.
BIPOLARISMO
SALVO
Il nuovo sistema elettorale, profondamente diverso da quello attualmente in vigore, salvaguarda il principio del bipolarismo attraverso il premio di maggioranza, che scatta a vantaggio della coalizione che ha preso più voti ma che non conquista più del 55% dei consensi. Un meccanismo simile alla legge elettorale delle Regioni, che piace anche ai proporzionalisti del centrosinistra.
UNIONE
CONTRARIA
Nonostante questo però lopposizione si prepara alle barricate parlamentari e i suoi esperti di materia elettorali stanno redigendo un numero notevole di emendamenti per arrivare almeno a 300.
lultima proposta
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