Il Centro Studi Pier Paolo Pasolini ha sede nel luogo probabilmente più suggestivo della leggenda pasoliniana: Casarsa della Delizia, nel cuore del Friuli tanto amato, nella casa materna che fu abitata dal poeta e che ospitò la sede dellAcademiuta, prima singolare concrezione da «fedele damore» di un Pasolini a un tempo pedagogo e poeta. A pochi metri vi è il cimitero dove, accanto alla madre, è sepolto Pier Paolo, a qualche chilometro la mistica chiesetta di Versuta, a cui tanto si deve dellispirazione iconografica del Pasolini regista. Il Centro Studi - Fernando Bandini è presidente - offre mostre, incontri con gli autori, momenti di riflessione sullopera del poeta. Anche se la parte più grande del lascito di Pasolini è depositata a Firenze, larchivio casarsese ha unimportanza di primo piano. Oltre a parecchi manoscritti friulani - tra cui le Poesie a Casarsa e I Turcs tal Friul - si trovano a Casarsa anche i famosi diari pubblicati finora solo parzialmente, i «quaderni rossi».
Nellambito delle attività che ricordano il poeta e che cercano di stimolarne e arricchirne la recezione critica e storico-letteraria, il 5 e 6 dicembre è stato realizzato, grazie al decisivo contributo del germanista Luigi Reitani, un importante convegno: «Pier Paolo Pasolini in lingua tedesca: cinema, letteratura, traduzione». In Germania e in Austria lopera di Pier Paolo Pasolini ha trovato un terreno fertile ed estremamente ricettivo. Più o meno, in un contesto culturale differente, è avvenuto ciò che avviene in Italia: la forza profetica di alcuni scritti, lintransigenza etica, lomosessualità come destino sacrificale, la morte violenta e emblematica, sono diventati appigli esistenziali e teorici per costruire una possibile via alla modernità, per decrittare il mondo con un sentire profondo, un «ventre» ragionante che svela lossimoro vivente dellintellettuale impegnato, intriso di vita. In sostanza da Poeta è diventato Personaggio. Ha bucato la pagina e vi si è immerso con naturalezza.
Tra gli ospiti che hanno presenziato va ricordato il poeta austriaco Peter Waterhouse, che ha sempre affermato il suo debito nei confronti di Pasolini, tanto da scrivere una lirica ambientata a Ostia, come luogo di morte, ma anche di conciliazione di opposti. Altro poeta che ha partecipato a questa due giorni di studi è Josef Winkler. Ha scritto unopera che ripercorre i luoghi romani di Pasolini, inventandosi una proiezione di Accattone in una chiesa.
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