L’ultimo trucco di Giggetto o’ flop: "Ho io la soluzione, ma non la dico"

Il mago De Magistris annuncia la rivoluzione ma non spiega di cosa si tratta: "Sennò poi mi boicottano"

L’ultimo trucco di Giggetto o’ flop:  
"Ho io la soluzione, ma non la dico"

Finalmente le chiacchiere stanno a zero, Napoli può tirare un sospiro di sollievo: la soluzione c’è. Alla monnezza ci pensa il Mago Gigi. Grazie al cielo, finisce il tempo del populismo e della demagogia. Di fronte alla città sfinita, il Mago Gigi promette il numero: «La gente fa bene a indignarsi, ma presto il problema sarà risolto. Attuerò una rivoluzione nel settore dei rifiuti. Renderò la città autonoma».
Con uno dei suoi più riusciti giochi di prestigio, in uno dei suoi più riusciti travestimenti da sindaco De Magistris, il Mago Gigi ripulirà la città senza che nessuno se ne accorga. Però attenzione: mai chiedere al bravo mago come gli riescano certi prodigi. Il bravo mago non lo rivelerebbe neanche sotto tortura. Fa parte della sua deontologia professionale. Non a caso, il Mago Gigi assicura il colpo a sorpresa, ma non spiega come. Sim Salabim, Abra Cadabra, abile tocco di bacchetta magica? Inutile insistere: «Come? Non lo dico: ogni volta che annunciamo un provvedimento c’è qualcuno che ci boicotta».
Bisogna credergli sulla parola. Una mattina i napoletani si sveglieranno e sgraneranno gli occhi come bimbi increduli: Napoli sarà improvvisamente una Brunico. E il loro sindaco finalmente si godrà l’apoteosi. Fine delle risse e dei tumulti, fine dello squallore e della desolazione. Napoli, come ha assicurato lui stesso il giorno dell’insediamento, «tornerà grande, aprendo una stagione nuova e storica, così da evitare che i giovani fuggano e che all’estero si parli male della città».

Grande mago, il mago Gigi. Senza curarsi dei rischi legati a un numero così ardito, assicura l’impossibile. Dato il coefficiente di difficoltà, gli va concesso qualcosa. Mica gli si può rinfacciare il tentativo appena fallito, che qualcuno malevolmente ha subito definito «una cambiale scaduta e protestata». Il mago Gigi aveva annunciato che in cinque giorni avrebbe fatto sparire la monnezza: per una deprecabile defaillance, tutti hanno assistito al pietoso naufragio. I cinque giorni sono scaduti, la monnezza era ancora lì. Succede, via. Anche il mago Houdini ci ha rimesso le piume, nel numero più coraggioso. Il Mago Gigi conosce gli incerti della sua arte, ma non per questo si ferma. Rieccolo qui, bello come il sole, più disinvolto di prima, con la sfida estrema: «Napoli sarà ripulita. Ma non dirò come».

Diciamoci la verità: Napoli sentiva la mancanza di un bravo mago in municipio. La sua storia secolare è talmente segnata da personaggi pragmatici, concreti, essenziali, che un tocco di fantasia e di illusionismo può finalmente rompere la grigia tradizione del rigore e dell’efficienza. Il Mago Gigi assicura tutto quello che la platea chiede. «A giorni partirà la raccolta differenziata, porta a porta». Anche questo è un bel numerino. Tutto il mondo già se li vede, i napoletani, applicarsi dalla sera alla mattina nella scrupolosa divisione dei rifiuti. Che problema c’è: un abile tocco del Mago Gigi e anche i napoletani diventeranno diligenti come crucchi.
Tutti col fiato sospeso, allora. È una questione di ore. Quando nessuno se l’aspetterà, nello stupore generale, Napoli improvvisamente riapparirà candida come un luogo civile, candida come merita una città così fantastica. Ma per favore nessuno chieda di svelare il trucco. Il Mago Gigi va lasciato lavorare. Anche perché, come ha spiegato bene, c’è un sacco di brutta gente che gli rema contro, sempre pronta a rovinargli i giochi sul più bello.

E pazienza se il Mago Gigi se ne accorge soltanto adesso, nel momento in cui sul palcoscenico c’è lui. Questi boicottatori esistono da sempre, anche quando il Mago Gigi stava in platea e tirava i pomodori a chi stava sul palco. Qualcuno gli vorrebbe chiedere perché mai le attenuanti che adesso lui invoca non valevano prima. Ma è indelicato: non si chiede mai niente, al bravo mago. E poi, diamine, un po' di umana comprensione: anche lui sta scoprendo risvolti incredibili del ruolo.

Sta verificando di persona quanto sia più facile distruggere che costruire, ripulire che sporcare.
Dalla sua, una grande fortuna. Questo talento smisurato dell’illusionista nato.

Per dire l’estro: comunque vada a finire, ha già pronta la madre di tutte le illusioni. Se la monnezza sparirà sarà merito suo, se la monnezza resterà sarà colpa del governo. Un bell’applauso, il Mago Gigi non lo frega nessuno.

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