L’umorismo e le verità di maschere un po’ folli

«Per me, io sono colei che mi si crede». Con queste parole si sbarazza del concetto di identità la signora Ponza, protagonista della celebre commedia di Luigi Pirandello Così è (se vi pare), in programma da oggi nel giardino della basilica di Sant’Alessio all’Aventino assieme a un altro capolavoro del drammaturgo siciliano, Il berretto a sonagli. La regia di entrambi gli spettacoli (in replica fino al 6 agosto, a sere alterne) è di Marcello Amici. Io, Es, Super-Io: ecco le componenti del nostro apparato psichico descritte agli inizi del Novecento dal padre della psicoanalisi, Freud. Negli stessi anni, Pirandello dà alla luce romanzi, novelle e testi teatrali che indagano con lucidità la condizione dell’uomo nei suoi aspetti più profondi, dal rapporto tra apparire ed essere al binomio pazzia-normalità. È il caso delle commedie, tutte e due del 1917, proposte nell’ambito della manifestazione «Pirandelliana» dalla compagnia La bottega delle maschere, che quest’anno celebra venticinque anni di attività. Com’è noto, gli argomenti affrontati dallo scrittore per il palcoscenico si ritrovano anche nelle opere narrative, si pensi anche solo a un titolo significativo come Uno, nessuno e centomila, da cui esce un «io» quasi polverizzato. La rassegna, alla sua ottava edizione, si apre con Così è (se vi pare), una messinscena piena di umorismo sull’angoscia di essere sempre diversi da se stessi, di avere tanti volti quanti ce ne vengono attribuiti dall’esterno (leggi: società, convenzioni, regole) e dell’impossibilità di afferrare «la» verità. Protagonisti sono una signora, sua figlia e il marito di questa. Una specie di «arsenale delle apparizioni» solleva un dubbio che inquieta spettatori e personaggi: ci troviamo di fronte a un vedovo, come lui stesso sostiene, oppure la moglie è viva e vegeta come va ripetendo la suocera? L’altra pièce in programma, Il berretto a sonagli, è la storia di Ciampa, forse una tra le più memorabili figure della letteratura moderna. Il tema è quello della follia, che diviene escamotage per evitare che al protagonista venga attaccata l’etichetta di «becco».


Basilica di Sant’Alessio all’Aventino, piazza Sant’Alessio 23. Così è (se vi pare) in scena martedì, giovedì e sabato; Il berretto a sonagli mercoledì, venerdì e domenica. Spettacoli ore 21.15. Biglietti: 10-12 euro. Info: 06. 6620982.

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