da Roma
Tasse, tasse e ancora tasse per un totale di 50,2 miliardi di euro al netto del taglio del cuneo fiscale. Finanziaria, decreto fiscale e collegato, secondo Italia Oggi, produrranno nel prossimo triennio un effetto prelievo oltre quattro volte superiore a quello dei tagli alla spesa, stimati in 12,1 miliardi. Lintroduzione di nuove aliquote Irpef con scaglioni di reddito modificati, lo sblocco delle addizionali regionali e comunali e il giro di vite sul bollo auto difficilmente avrebbero potuto produrre risultati diversi da quelli evidenziati dal quotidiano economico.
Nuova Irpef. Uno dei capitoli forti della Finanziaria 2007 è quello fiscale, che porta la firma del viceministro Vincenzo Visco. La novità che toccherà più da vicino i cittadini riguarda la nuova imposizione Irpef. Le nuove aliquote saranno al 23% fino a 15mila euro, al 27% da 15.001 a 28mila, al 38% da 28.001 a 55mila, al 41% da 55.001 a 75mila, al 43% oltre 75mila. Il prelievo più basso, con le aliquote varate dalla riforma Berlusconi, arrivava fino a 26mila euro. La stretta dovrebbe comunque produrre 1,5 miliardi di maggiori entrate.
Tutti evasori. Il viceministro dellEconomia, Vincenzo Visco, ha dichiarato guerra a imprenditori, lavoratori autonomi e professionisti, ritenuti potenziali evasori. Linasprimento degli studi di settore dovrebbe produrre in tre anni un gettito di circa 12 miliardi, mentre le misure di contrasto allevasione dovrebbero portare nelle casse dello Stato altri 13 miliardi. Né si può trascurare, in questottica, laumento dei contributi previdenziali sul lavoro autonomo e su quello atipico (10,5 miliardi).
Più imposte comunali. Strettamente legato al capitolo fiscale, cè quello degli enti locali. Dopo la marcia indietro sulla tassa di soggiorno, i tagli ai trasferimenti saranno parzialmente compensati con lo sblocco delle addizionali comunali dellIrpef, che erano state bloccate nel 2005 e dallinnalzamento della soglia. I sindaci potranno inasprire le imposte sui redditi dello 0,8 per cento e potranno anche introdurre un aggravio dellIci. Un rincaro che - ha valutato la Uil - ai lavoratori dipendenti costerà in media 48 euro allanno. Secondo le stime di Italia Oggi, il gettito medio triennale previsto dalla variazione dellIrpef comunale è di 3,5 miliardi, mentre altri 4,3 miliardi giungeranno dalla proroga delle addizionali regionali.
Bollo più caro. Aggravi anche per il bollo auto (1,6 miliardi nel triennio). Laumento varrà per ogni Kw di potenza aggiuntivo oltre i 100 e sarà più consistente per le vetture euro zero.
Il cuneo. La principale misura per lo sviluppo contenuta nella manovra è il taglio del cuneo fiscale, vale a dire della differenza tra il reddito lordo e quanto il lavoratore si mette in tasca. È una misura che impiega 11,5 miliardi di euro. Il taglio avverrà in due tranche: la metà da febbraio e il resto in luglio e girà sullimponibile Irap, sui contributi previdenziali e sulle assunzioni a tempo indeterminato.
Tfr. Nella Finanziaria 2007 trova spazio anche la nuova riforma del Trattamento di fine rapporto. Il precedente esecutivo aveva già approvato il lancio della previdenza integrativa attraverso le quote di Tfr dei lavoratori. Lesecutivo di centrosinistra ha apportato dei cambiamenti, il più importante riguarda il conferimento allInps di parte del Tfr. Per la precisione di quello dei lavoratori delle aziende sopra i 50 dipendenti che non vogliano forme private di previdenza integrativa. Per ladesione ai fondi contrattuali vale il principio del silenzio-assenso. Vale a dire che nel caso in cui il lavoratore non esprima una scelta, le sue quote andranno ai fondi negoziali. La misura, che è stata inserita nella parte relativa ai tagli alla spesa, tuttavia è una partita di giro poiché lo Stato si assume un debito che le imprese hanno nei confronti dei dipendenti.
Spese. Una bella fetta di risorse della Finanziaria andrà poi al rinnovo del contratto del pubblico impiego. Il biennio che lo Stato deve pagare è ancora quello 2006-2007, ma il grosso delle risorse arriverà nel 2008. Per il prossimo anno gli aumenti saranno del 2 per cento e nel 2008 del 2,46.
Successioni. Non si deve dimenticare la reintroduzione dellimposta su successioni e donazioni, abolita nel 2001 dal governo Berlusconi e reintrodotta dal decreto legge collegato. Il gettito atteso nei prossimi tre anni è stato stimato in circa 900 milioni di euro.
Tagli presunti. Le riduzioni complessive di spesa, ha sottolineato Italia Oggi, ammontano a 12,1 miliardi in tre anni. La parte più consistente riguarda il patto di stabilità per gli enti locali (14,7 miliardi), la sanità (12,9 miliardi) e contenimento della spesa della pa (9 miliardi).
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