L’Unione finisce in discarica e vota per il centrodestra

Il centrosinistra in Regione divorzia sui Pacs, poi vota, come la Casa delle Libertà, contro il piano dei rifiuti voluto dai suoi stessi amministratori in Provincia di Savona

L’Unione finisce in discarica e vota per il centrodestra

(...) andare al traino degli ultracomunisti può dimostrarlo votando il nostro emendamento». In questo clima si inserisce il caso del giorno. Proprio Gasco presenta un ordine del giorno per dire che no, non s’ha da fare la discarica che la Provincia di Savona vorrebbe in località Cinciarin, nel comune di Arnasco, capitale ligure del biologico e gioiello ecologico. Con Udeur e GdL firmano Verdi, Rifondazione, Comunisti italiani, Italia dei valori e anche il centrodestra tutto. Ma Ds e Margherita non ci stanno: a proporre quel sito per la discarica è stato proprio Antonello Tabbò, sindaco di Albenga della Margherita, e della Margherita è anche il presidente della Provincia di Savona Marco Bertolotto.
Così, i Ds cercano di bocciare l’urgenza che Gasco ha chiesto per l’ordine del giorno, la Margherita cerca la mediazione. Il documento è infatti molto duro: proprio nel giorno in cui il consiglio provinciale di Savona è chiamato a esprimersi sul piano dei rifiuti, cerca di condizionarne le scelte, segnalando che «la discarica mette a repentaglio la sopravvivenza stessa» di Arnasco. Critica non scritta ma ripetuta dai firmatari, il mancato confronto da parte di Bertolotto con la popolazione locale. Alla fine vince quella che gli assessori Giovanni Battista Pittaluga di GdL e Luigi Merlo della Margherita chiamano «la capacità di accordarsi degli ex democristiani»: dal documento e persino dal titolo scompaiono i toni duri, e compare persino un apprezzamento per il «positivo» operato di Bertolotto. Resta, fanno notare Udeur e Verdi, almeno l’appello a sentire la popolazione.
Il documento passa all’unanimità ed è Franco Orsi di Forza Italia a stigmatizzare l’accaduto: «Noi, che siamo il centrodestra e siamo contrari al piano dei rifiuti savonese che prevede la discarica, votiamo a favore di questo documento, qui e a Savona. Voi invece avete votato contro i vostri stessi amministratori, mettendoli in imbarazzo, per di più senza proporre alternative al sito della discarica: questo è gattopardismo, una pagliacciata politica».

È Matteo Marcenaro della lista Biasotti a far notare che è stato Mimmo Filippi l’assessore provinciale all’Ambiente di Savona, di Rifondazione, a deciderela discarica a Cinciarin senza coinvolgere i cittadini: «E dire che ha la delega alla Democrazia partecipativa».

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