da Roma
Già frastornati dallaumento dei contributi previdenziali, da 3 miliardi di maggiori tasse con gli studi di settore e dallo scippo del Tfr, i commercianti si ritrovano davanti a un altro cadeau della legge finanziaria: basterà una sola violazione nellemissione dello scontrino fiscale per giustificare la chiusura del negozio. La norma è inserita nel decreto fiscale che accompagna la Finanziaria, e prevede che la sanzione scatti dopo laccertamento anche di una sola omissione dellobbligo di emettere la ricevuta o lo scontrino. In precedenza, le violazioni «definitivamente accertate» per giungere alla sanzione dovevano essere almeno tre. «Le piccole e medie imprese produttive sono evidentemente sotto tiro», commenta il presidente della Confesercenti, Marco Venturi. «Le sorprese contenute nella Finanziaria sono inaccettabili», afferma la Confcommercio in una nota. Per decidere la risposta alla Finanziaria, lorganizzazione guidata da Carlo Sangalli si riunisce in settimana.
Anche le farmacie, che incominciavano a riprendersi dalla botta del decreto Bersani, dovranno attrezzarsi per nuove incombenze. Lo scontrino fiscale di ogni medicinale acquistato diventa infatti molto complicato: dovrà indicare, oltre alla cifra spesa, «la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e lindicazione del codice fiscale del destinatario». Tutti questi dati saranno infatti richiesti per usufruire delle deduzioni Irpef legate allacquisto dei farmaci. Sono moltissimi gli interventi anti-evasione della manovra, che vanno dallobbligo di indicare il codice fiscale del coniuge separato, che riceve lassegno, sino ai dati Ici di ogni immobile che dovranno essere dichiarati per agevolare gli incroci nelle verifiche fiscali. Il tutto, alla fine, si tramuterà in maggiori oneri per i cittadini: la burocrazia costa.
Finora, i commenti si sono concentrati sulla revisione dellIrpef (a proposito, si chiama di nuovo così dopo che Giulio Tremonti laveva ribattezzata Ire). Ma non sarà soltanto limposta sul reddito a colpire il contribuente medio. Ai Comuni, per esempio, è stato concesso di aumentare dallo 0,5% allo 0,8% laddizionale Irpef, che era ferma da due anni. Le Regioni che non rispetteranno i bilanci della Sanità, aumenteranno in via obbligatoria le addizionali Irpef e Irap. I nuovi ticket sanitari, sostiene lo stesso ministero guidato da Livia Turco (e perciò propendiamo per un calcolo prudenziale), costeranno 44 euro in più allanno alla famiglia tipo, per complessivi 750 milioni di euro. Le vacanze saranno gravate dalla tassa di soggiorno di 5 euro al giorno, anche in campeggio. Lincremento delle rendite catastali degli immobili porterà a un inevitabile aumento dellIci, così come le tasse comunali di scopo (+0,5 per mille a valere sullIci).
Alla fine della storia, la pressione fiscale aumenterà, e di molto. Secondo i calcoli di Renato Brunetta (Forza Italia), con la finanziaria Prodi-Visco la pressione fiscale si incrementa di oltre due punti percentuali, ritornando al livello record del 43% del prodotto interno lordo. «Ci sono voluti cinque anni di governo Berlusconi - spiega leuroparlamentare - per farla scendere al 40,6%. Adesso, la somma della riforma Visco e dei balzelli locali e dellaumento dei contributi, porta lincremento netto di gettito a 15-16 miliardi di euro, il che vuol dire oltre due punti di pressione fiscale in più». Il risultato è che la manovra deprimerà inevitabilmente leconomia: lammette, del resto, lo stesso governo. La previsione di crescita economica per il 2007 è infatti stata ridotta all1,3%, contro una previsione del Dpef (fatto lo scorso luglio) dell1,5%. Nel 2008 dovrebbe risalire all1,5%, per tornare ai livelli di questanno (l1,6%) soltanto nel 2009. La «Finanziaria per lo sviluppo» si trasforma in una manovra recessiva.
Se lItalia produttiva paga, il sindacato gode. La Finanziaria stanzia 4,4 miliardi di euro per il rinnovo contrattuale 2007-2008 del pubblico impiego, più o meno quanto chiedevano i sindacati. Già dallanno prossimo si procederà poi allassunzione di 8mila precari della Pubblica amministrazione. Saranno inoltre assunti, nel giro di tre anni, 150mila docenti precari. Nessuna chiusura delle finestre per i pensionamenti di anzianità.
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