Le forze creative dIsraele in mostra per i sessantanni dello Stato Ebraico. Al Complesso del Vittoriano, fino al 31 gennaio, «As Is: Arte Israeliana Contemporanea»: un percorso tracciato da venti artisti dIsraele che, attraverso una sessantina di opere, getta uno sguardo inedito sulla società locale. Giochi di colore, sperimentazione di forme e materiali, per affrontare alcune tematiche sociali e politiche, come il sionismo, la guerra, la rinascita dopo lOlocausto, il terrorismo, e leterna ricerca di normalità in una terra che «normale» non è, suo malgrado, sin dal primo vagito. È infatti lunicità dIsraele a venire fuori nella mostra, a cura di Ruth Cats, che comprende fotografie, dipinti, video, sculture e performance; perché come dimostrano i musei e le gallerie internazionali, primo tra tutti il MoMA di New York, gli artisti israeliani sono allavanguardia. Proprio al MoMA è stata esposta fino a poco tempo fa lopera di Sigalit Landau, «Dead See», un video che ritroviamo in mostra al Vittoriano, in cui si vede lartista (figlia e nipote di sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti) galleggiare nelle acque del Mar Morto, avvolta in una spirale di cinquecento angurie. Quello del Mar Morto è un paesaggio tipico israeliano, ma unico al mondo. Come «Mea Sharim», il quartiere ultraortodosso di Gerusalemme che si ritrova nei bei quadri di Hila Karabelnikov, oppure come la realtà dei soldati nei dipinti di Nir Hod. I fotografi israeliani immortalano le spiagge di Gaza e di Tel Aviv (Guy Raz), i check point e la guerra (Pavel Wolberg), oppure scelgono, come nel caso di Adi Nes di puntare al surreale. Israele nellepoca degli attentati suicidi trova spazio in molte opere, con paesaggi desolati o dilaniati dalle esplosioni.
Cè un video dellartista Efrat Shvily, girato qualche anno fa dopo una serie drammatica di attacchi terroristici, quando la gente non voleva più uscire di casa: alcune persone intonano un verso in ebraico di una celebre canzone tradizionale, «limportante è non avere mai paura». Un inno allottimismo che esorta i civili a riscoprire la normalità del quotidiano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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