Provate a immaginare una serata televisiva che allinea uno dopo l’altro i seguenti volti: Geppi Cucciari che cede la linea a Chicco Mentana che a sua volta passa il testimone a Fazio Fazio che infine lascia spazio a Gad Lerner. Roba da far venire conati di vomito a qualsiasi sostenitore del centro destra. Ovviamente tutto ciò potrebbe accadere solo su La7: la rete non smette di sognare di riportare a casa lo showman ligure che passò da quelle parti lo spazio di un mattino, quando in poche ore naufragò il progetto del celeberrimo «terzo polo». Il fatto è che, in queste settimane si riapre il mercato televisivo, e, in vista dell’autunno, ricominciano a circolare le voci di spostamenti di pezzi da novanta. Si sa, Fazio rientra nell’elenco dei personaggi televisivi che il Premier vorrebbe veder sparire non solo dalla Rai, ma da qualsiasi mezzo di comunicazione terrestre e celeste. Un dato è certo: il suo contratto triennale con la Tv pubblica (insieme a quello di Giovanni Floris) scade a giugno. Quindi, fare due più due è fin troppo facile... Anche se, poi, tra le intenzione degli alti dirigenti Rai e la realtà spesso c’è di mezzo il giudice del lavoro. In ogni caso, a La7 sarebbero ben contenti di accogliere l’«epurato»: si troverebbe totalmente a suo agio nella linea editoriale e andrebbe a rafforzare un’offerta che, grazie ai numeri mirabolanti prodotti dal Tg condotto da Mentana, sta facendo fare passi da gigante alla ormai ex piccola rete di Telecom Italia. Ma che andrebbe a fare Fazio? L’ipotesi più probabile è quella di «puntatone» stile Vieni via con me, un successo che la squadra vorrebbe ripetere. Ma c’è una suggestione, un’idea che, al solo sentirla pronunciare, fa venire l’orticaria a molti: una striscia quotidiana dopo il Tg, una specie di Che tempo che fa più collegato all’attualità. Andrebbe in onda in concorrenza diretta - e potrebbe andare a intaccare lo zoccolo duro del loro pubblico - con i pacchi (Affari tuoi) di Raiuno e Striscia la notizia di Canale 5... E se lo showman si portasse dietro pure la «Lucianina» Littizzetto, miele per gli spettatori del canale Telecom? Insomma, una sfida all’ultimo sangue, così azzardata da risultare inimmaginabile per il mercato televisivo italiano. E poi, in quella fascia oraria c’è Otto e mezzo con la «sacerdotessa» Lilli Gruber che pure sta regalando all’azienda ottimi risultati d’ascolto e nessuno oserebbe «spostare» di un minuto.
Comunque, in attesa che si decidano i destini di Fazio, La7 si appresta a consolidare l’effetto-Mentana e a irrobustire il parco attaccanti per costruire una rete che veramente adesso si può considerare un’alternativa - anche in fatti di numeri (di pubblico e di incassi) - ai tre colossi, Rai, Mediaset e Sky. Nei corridoi si è visto passare Beppe Severgnini: non c’è ancora nulla di scritto, però si vocifera di un progetto di un programma sullo stile di Italians che già il giornalista condusse su Raitre. Qualche abboccamento c’è anche con Pietrangelo Buttafuoco, lo scrittore di destra che piace a sinistra, che - intanto - sarà ospite questa sera della puntata della nuova striscia quotidiana «G day» di Geppi Cucciari. Comunque, se a La7 per l’attualità ci sono solo posti in piedi (stasera riparte Exit con Ilaria D’Amico), la rete è carente nel settore dell’intrattenimento. Un nome cui si sta pensando è quello di Teo Teocoli, l’imprevedibile e straordinario comico che da tempo non si esibisce in uno show televisivo tutto suo. Ma si stanno valutando anche altre ipotesi. Non dovrebbero invece esserci problemi per un ritorno in autunno di Victoria Cabello dopo che il suo irriverente programma è stato sospeso per la primavera.
Presto in onda tornerà anche Maurizio Crozza, l’altro comico che fa tanto divertire il popolo di sinistra.Insomma, occhi puntati su La7, non più e non solo come la «nicchia» del pubblico radical chic. L’«effetto Mentana» continua...
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