Tre anni fa moriva Steve Lacy, maestro del sax soprano. Lo definiva un attrezzo divino, perverso, non esattamente determinato, perché sosteneva di non essere riuscito, durante il mezzo secolo del suo «matrimonio d'amore» con lo strumento, a fargli esprimere tutto quello che avrebbe voluto. È superfluo dire che Lacy manca al jazz ogni giorno di più. Per fortuna ha inciso tanti dischi e si scoprono altre incisioni. Ecco qui un doppio cd che documenta la fase finale del suo lungo sodalizio con il trombonista Roswell Rudd, ma anche un loro incontro storico del 1962.
Si conobbero dopo il 1950, quando entrambi suonavano jazz tradizionale, e si ritrovarono poi a più riprese nell'avanguardia, fino al 1999 e al 2002 nel quartetto di Lacy.Lacy-Rudd Quartet Early and Late (Cuneiform) 2 cd
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