Ladre a 16 anni, rapinavano i passanti

Sembravano ragazzine normali, come tante altre. E invece quelle tre minorenni, tutte italiane (anche se una è di origine marocchina) fra 16 e 17 anni e incensurate, erano crudeli rapinatrici. Così crudeli da ferire al braccio una giovane mamma di 28 anni con un taglierino, prima di rubarle portafogli e cellulare.
È successo l’altro ieri a Milano, nel tardo pomeriggio. La donna si trovava in piazzale di Porta Ludovica, pieno centro del capoluogo lombardo, quando è stata avvicinata e minacciata dalle tre «bulle». All’inizio la malcapitata pensava fosse solo uno scherzo. Una burla innocente, da adolescenti. Ma quando una delle minorenni ha estratto l’arma e l’ha colpita con un fendente, la mamma ha dovuto consegnare il bottino alla baby gang al femminile.
Le tre ragazzine sono poi fuggite a piedi. Poco dopo, però, sono state intercettate da una pattuglia dei vigili urbani avvisata dalla folla di passanti. Inutile il tentativo di disfarsi del taglierino, gettato con un rapido movimento di polso sul marciapiede. Gli agenti le hanno bloccate e costrette a restituire il maltolto. Per le adolescenti è scattata la denuncia in stato di libertà per rapina a mano armata con l’aggravante del ferimento della donna, che è stata dimessa dall’ospedale Policlinico di Milano con cinque giorni di prognosi. Per ora, però, le tre «bulle» sono state riaffidate alle famiglie.
Il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato, nel commentare l’accaduto, ha espresso forte preoccupazione sul problema «bullismo».

«Sta diventando sempre di più un fenomeno di criminalità vera e propria. Dalle mura scolastiche, le baby gang si stanno spostando nelle strade e chiunque può essere vittima di scippi o aggressioni, spesso molto violenti».

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