Ladro «fedele» in manette: rubava capolavori in chiesa

Donatella Palmieri

Un «topo» di chiesa è stato arrestato dai carabinieri. Il suo modo di agire era sempre lo stesso: entrava con un quotidiano sotto il braccio, fingeva di pregare poi si avvicinava alle opere d’arte custodite all’interno, le osservava, ne sceglieva una delle dimensioni giuste, la incartava nel giornale e si allontanava indisturbato. N. S., quarantenne pregiudicato romano, era già stato scoperto una prima volta il 12 maggio scorso quando, uscendo dalla basilica di Santi Cosma e Damiano, aveva attirato l’attenzione di una pattuglia dei carabinieri che lo avevano sorpreso con la «Madonna col Bambino», un affresco del XVI secolo di valore inestimabile, denunciandolo a piede libero.

Ma i carabinieri della compagnia Roma centro hanno ipotizzato che l’uomo potesse essere un habitué di questo tipo di reato hanno continuato a indagare e anche grazie alle descrizioni di diversi fedeli e all’utilizzo di sofisticati sistemi informatici sono riusciti a identificarlo come responsabile di altri furti di opere d’arte avvenuti nelle basiliche di Sant’Alessio e di Santa Sabina il 6 aprile e il 3 maggio scorso e lo hanno arrestato. Il ladro sacrilego ora si trova nel carcere di Rebibbia, ma le indagini sono tutt’altro che chiuse: si cerca di individuare eventuali complici e di scoprire che fine abbiano fatto le opere trafugate.

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