Puntare sulla qualità e allo stesso tempo strizzare un occhio ai problemi di budget che negli ultimi tempi attanagliano lente lirico capitolino. Questa complessa sintesi prova a realizzarla Il lago dei cigni, «Titolo graditissimo - come lha definito Beppe Menegatti -, spettacolo glorioso, ma soprattutto che già esiste in casa». Con le sue undici recite (il debutto è fissato per martedì e le repliche andranno avanti fino al 2 dicembre) il balletto sulle musiche di Pëtr IliC Cajkovskij con le coreografie che Galina Samsova ha tratto dalledizione di Marius Petipa e Lev Ivanonv, sostituisce, infatti, Il papavero rosso, un allestimento troppo costoso e quindi per il momento annullato. «È un periodo difficile - ha sottolineato Carla Fracci - quindi bisogna stringere i denti e lavorare il meglio possibile. Questo balletto dal 2003 al 2009 vanta 74 repliche, un record assoluto e di questo cast un apprezzamento particolare voglio farlo alla nostra Alessandra Amato che debutta nel ruolo di Odette/Odile ballando con Vito Mazzeo».
A vestire i panni della celebre coppia si alterneranno anche Oksana Kucheruk e Igor Ybra, étoile a Bordeaux che sarebbero stati i protagonisti anche di Il papavero rosso; Ekaterina Burchenko, prima ballerina del Mussorgski di San Pietroburgo con Massimo Garron; Svetlana Zakharova e Andrei Uvarov; e le due sorelle cubane Lorna e Lorena Feijoo con Tamas Nagy. Non manca un cameo della Fracci nel ruolo della regina madre mentre a guidare lorchestra dellOpera sarà Andrey Anikhanov che avrebbe dovuto dirigere anche Il papavero rosso atteso ormai per la prossima stagione.«Il lago dei cigni» dei record diventa il balletto «salva-crisi»
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