Roma - "La rapida adozione
di misure di adeguamento di carattere logistico che, in attesa di
soluzioni organiche, possano attenuare l’attuale situazione di
disagio dovuta al sovraffollamento delle carceri" è stata auspicata
dal vice presidente del Csm Nicola Mancino che ha portato il suo
saluto alla riunione del Coordinamento Nazionale dei Magistrati di
sorveglianza tenutasi nella Sala Conferenze del Consiglio Superiore
della Magistratura.
"Grave sovraffollamento" Dopo aver richiamato i principi costituzionali che presiedono
all’esecuzione della pena - funzione rieducativa, garanzia
dell’inviolabilità personale anche nei confronti di chi è sottoposto a
legittime restrizioni della libertà, divieto di trattamenti contrari al
senso di umanità - il Vice Presidente del CSM ha sostenuto che "in
tale prospettiva risulta ancora più evidente la gravità dell’attuale
sovraffollamento delle carceri, che, di fatto, si traduce in un
ostacolo all’attuazione del percorso rieducativo dei detenuti e, più in
generale, alla realizzazione dei loro diritti fondamentali e,
segnatamente, del diritto alla salute".
Nuove infrastrutture penitenziarie Mancino ha quindi richiamato
il programma di interventi necessari per conseguire la realizzazione
di nuove infrastrutture penitenziarie e l’aumento della capienza di
quelle esistenti presentato recentemente dal Direttore del
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, e ha sostenuto che "nell’attesa dell’adeguamento delle strutture detentive, rimane alto
l’impegno per assicurare la piena attuazione della normativa vigente
anche in tema di misure premiali e di regime di detenzione
differenziato previsto dalla legge sull’ordinamento penitenziario".
Il pacchetto sicurezza Soffermandosi infine sull’applicazione dell’art.
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