Lampard, ok del Chelsea Nerazzurro entro 7 giorni

La trattativa è partita, l'inglese raggiungerà Mourinho a Milano. E dall'Inghilterra rimbalzano voci clamorose: la famiglia Bin Laden vuole acquistare il Newcastle

Lampard, ok del Chelsea 
Nerazzurro entro 7 giorni

Londra - L'Inter stringe i tempi per Frank Lampard, che già entro la fine della settimana potrebbe essere nerazzurro. Nel pomeriggio di domenica è giunto negli uffici del Chelsea un fax direttamente da Via Durini. Un breve comunicato, strettamente riservato, nel quale la società nerazzurra rilanciava a 9 milioni di euro l'offerta per il centrocampista della nazionale inglese, dichiarandosi nel contempo pronta a riprendere la negoziazione. Una trattativa che si annuncia rapida, perché dalle parti di Stamford Bridge hanno finalmente sciolto gli ultimi indugi: Lampard - seppur non ufficialmente - è sul mercato.
Decisivo pare sia stato l'intervento del nuovo manager Luiz Felipe Scolari che dopo l'arrivo di Deco non ritiene più indispensabile il vice-capitano. In scadenza di contratto nell'estate 2009, da più di 12 mesi Lampard attende invano un'offerta dai Blues. Ma finora - nonostante le ripetute promesse di Peter Kenyon - solo fumate nere. Un segnale di sfiducia che lo ha convinto a valutare possibili alternative. Su tutte Barcellona e Inter, con quest'ultima avvantaggiata dalla preziosa opera di mediazione di Jose Mourinho. Nelle scorse settimane proprio il tecnico portoghese aveva ammesso di ritenere improbabile l'arrivo di Lampard quest'estate, ma si era detto «sicuro al 100%» che dal 2009 l'inglese avrebbe indossato la maglia nerazzurra. Una dichiarazione per agitare le acque e capire le strategie di mercato del Chelsea. E oggi, giorno della presentazione ufficiale di Scolari, se ne saprà di più.

Il nuovo rilancio interista è stato confermata al Sun da una fonte anonima interna al club italiano. «Il nostro direttore tecnico Marco Branca ha inviato un fax per trattare Lampard - riferisce il tabloid -. Ora restiamo in attesa». Qualora la trattativa non dovesse andare in porto, Lampard, che ieri si è presentato puntuale a Cobham per l'inizio del ritiro dei Blues, può anche aspettare gennaio per firmare con l'Inter svincolandosi a parametro zero al termine della stagione.

Un braccio di ferro che pare invece aver scongiurato il Manchester United: mentre ad Amsterdam Cristiano Ronaldo si sottoponeva ad un'intervento alla caviglia destra, da Madrid giungevano segnali di resa. Almeno per la prossima stagione il portoghese resterà dunque all'Old Trafford. Per la gioia dei tifosi dei Red Devils. Più preoccupati invece quelli del Newcastle, infuriati per la possibile cessione del club ai più stretti parenti di Osama Bin Laden. Pronti 360 milioni di euro per rilevare il club di St James' Park: «È semplicemente disgustoso, un gioco di cattivo gusto - le parole di Frank Gilmour, dell'Independent Newcastle United Supporters' Association -. Ora dipende tutto dal presidente. È veramente disposto a vendere il club alla famiglia di un terrorista?». In verità i familiari del numero uno di Al Qaida da tempo - fin da prima degli attentati alle Torri Gemelle - hanno preso le distanze da Osama.

Non solo a parole, ma soprattutto economicamente, estromettendolo dal patrimonio familiare. Ma prima di vendere Mike Ashley - l'attuale proprietario subentrato a Freddy Shepherd lo scorso anno sborsando poco meno di 170 milioni di euro - dovrà fare i conti anche con la rabbiosa reazione dei tifosi.

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