da New York
Due pareggi in stadi quasi deserti e tre milioni di euro nelle casse della Federcalcio sono il bilancio dellinutile tournèe oltreoceano della nazionale di Lippi. Una nazionale che più sperimentale non si può, anche se limpegno degli azzurri non è mancato. Ora bisognerà capire quanti dei 23 elementi convocati (e tutti utilizzati tranne il portiere Guardalben) avranno un futuro in azzurro. Forse non più della metà, di sicuro Lippi terrà in considerazione Lucarelli, «premiato» per la vittoria nella classifica cannonieri del campionato italiano. Il centravanti del Livorno è stato protagonista nel bene e nel male, segnando il gol del pari con la Serbia e sbagliando ieri il rigore del possibile successo con lEcuador.
I sudamericani, terzi dietro Argentina e Brasile nel girone di qualificazione mondiale e numero 34 nella classifica Fifa, si rivelano avversari ostici. La seconda Italia americana è targata Palermo e Sicilia: sei giocatori rosanero e uno del Messina (Coppola, confermato dopo il debutto con la Serbia) sono tra i titolari, per la gioia dei tifosi isolani di Brooklyn presenti al Giants stadium. E cè spazio anche per il difensore della Fiorentina Dainelli, il 53° calciatore schierato dal ct in dieci mesi. Poco più di diecimila spettatori sugli spalti e uno striscione che rivolge un «grazie agli azzurri presenti» e un «vergogna agli assenti». Partita combattuta sin dallinizio: dopo un intervento di Mora sulla punizione di Di Michele arriva il gol di Toni, che sfrutta di testa il cross del compagno di club Brienza. LItalia subisce invece gli avversari lasciando molto spazio al centrocampo tutto tocchi e tecnica dellEcuador, che trova il pari con un rigore netto causato da un intervento di Dainelli su Tenorio e trasformato da Marlo Ayovi.
Meglio gli azzurri nella ripresa, sotto una pioggia battente, grazie alla vivacità di Langella.
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