Land Rover inglese ancora per poco Arriva il capo indiano

da Milano

L’annuncio ufficiale è atteso tra pochi giorni: la casa automobilistica Land Rover, orgoglio degli inglesi, sarà ceduta dal gruppo Ford alla Tata, la principale industria automobilistica indiana, che acquisterà anche Jaguar.
Tata ha avanzato l’offerta migliore (tra 1,5 e 2 miliardi di dollari) rispetto alla connazionale Mahindra e al fondo di investimento statunitense One Equity Partners. Ford, ha risanato i suoi conti in Europa, ma negli Stati Uniti le perdite sono ancora elevate, per questo ha scelto di alienare alcuni asset non strategici.
Nel 2007 Land Rover ha realizzato profitti per 1,2 miliardi di dollari, mentre Jaguar ha ridotto le perdite a 100 milioni di dollari grazie al taglio dei costi. Tata acquista due aziende con buone prospettive, soprattutto Land Rover, che festeggia il suo sessantesimo anniversario. Per la prima volta ha superato il traguardo delle 200mila auto consegnate in un anno: nel 2007 sono state 226mila, con una crescita del 17 per cento. Terzo anno consecutivo con record di vendite. Per Land Rover è un momento magico, la domanda dei suoi fuoristrada è elevata. In Italia, terzo mercato mondiale della casa inglese, le immatricolazioni hanno superato le 16mila unità, facendo registrare una crescita del 18%, un record dal 1999 ad oggi. Il volume di affari lo scorso anno è cresciuto del 30%.
«Nel 2008 prevediamo di fare ancora meglio», ha anticipato Lucio Guerriero, amministratore delegato di Land Rover Italia, ricordando che il nostro Paese è il primo in Europa nell'indice di soddisfazione della clientela. Nel dettaglio, Land Rover Italia ha consegnato 7mila esemplari del Freelander (in crescita del 50%, oltre a 9mila contratti stipulati), 2mila Defender (obiettivo raggiunto anche se è in commercio da maggio), 5mila Range Rover Sport, al terzo anno di commercializzazione. «Siamo il brand che vende più motori V8 in Italia», ricorda con soddisfazione Guerriero.
All’orizzonte vi è la «baby» Land Rover, come è già stata definita la Lrx: un Suv compatto, a tre porte, che impiegherà un motore ibrido di due litri, già a norme Usa, con la possibilità di utilizzare il biodiesel e un potenziale di consumo ridotto fino al 30%. Presentato come prototipo al Salone di Detroit anticipa le linee di quella che sarà la più compatta 4x4 di sempre. Un’audace evoluzione del design Land Rover che posizionerà il modello più verso la definizione di crossover.
Oltre ai brillanti risultati di Discovery e Freelander anche Defender è apprezzata nel mondo. È l’autentica icona fuoristradistica dell’industria automobilistica mondiale. Dall’avvio produttivo, nel 1948, di questo 4x4 puro e duro ne sono stati immatricolati nel mondo oltre 1,9 milioni. I due terzi del venduto sono ancora circolanti a dimostrazione dell’affidabilità e della robustezza di questa leggenda dell’off-road. Prima del Model Year 2007, l’ultimo aggiornamento importante del Defender era stato apportato nel 2002 e da quel momento le consegne mondiali hanno costantemente oscillato tra le 23mila e le 26mila unità l’anno. L’utenza spazia dal settore agricolo a quello delle associazioni non governative, dalle Forze armate alla Protezione civile, tutti settori che sanno di poter disporre di un mezzo in grado di abbinare capacità di carico, versatilità di traino, potenza, robustezza e prestazioni al top su qualsiasi terreno.
Range Rover non ha bisogno di presentazioni: presentata nel 1970 in Inghilterra a Blue Hills Mine (Cornwall), la Range Rover è entrata nella storia dell’automobile. I designer Land Rover stanno ora già preparando la nuova generazione che dovrebbe debuttare nel 2012. Sarà l’ammiraglia delle 4x4 con corpo vettura in alluminio e conseguente notevole riduzione del peso.

È un’auto che resiste al tempo.

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