A LandiRenzo la leadership di Gpl e metano

Cinque anni di sviluppo impetuoso. E una leadership di mercato sempre più salda. Per chi ama la sintesi, basterebbe questo per descrivere l’ultimo periodo dell’attività di LandiRenzo, realtà guida nella produzione di componenti e sistemi per l’alimentazione di veicoli a metano e Gpl: due soluzioni che piacciono agli italiani, come dimostrano le immatricolazioni del primo trimestre 2008 (più 37% sulle vetture a metano e addirittura più 150 per cento sul Gpl).
Analizzando i numeri nel dettaglio, si scopre che tra il 2003 e il 2007 il fatturato della società - basata in Emilia ma con stabilimenti in mezzo mondo, dalla Polonia al Pakistan, dall’Olanda al Brasile, dalla Cina all’Iran - è schizzato verso l’alto al ritmo del 38% annuo, passando da 46 a quasi 164 milioni di euro. Il tutto per una quota mercato che oggi, a livello globale, si aggira sul 25 per cento. Equamente distribuita su entrambi i mercati di riferimento del settore: «Fino a qualche anno fa, la parte del leone la recitava l’after market, ovvero le trasformazioni delle auto a benzina, che ancora nel 2006 “pesavano” per circa il 70 per cento del nostro fatturato - spiega Corrado Storchi, responsabile marketing e comunicazione di LandiRenzo -: ultimamente, grazie al nuovo orientamento dei costruttori, che hanno iniziato a proporre massicciamente modelli bi-fuel già in primo impianto, è cresciuta l’incidenza del comparto relativo alla fornitura alle case auto. Che oggi è arrivato a rappresentare più o meno la metà del fatturato complessivo».
Merito, soprattutto. degli accordi di collaborazione, a livello locale o worldwide, conclusi con colossi automobilistici del calibro del gruppo Volkswagen, Renault, General Motors e Suzuki.
Intanto, nel giugno dello scorso anno LandiRenzo è approdata a Piazza Affari, nel segmento Star. E questo ha permesso di finanziare sia nuovi progetti di acquisizione, previsti entro la fine del 2008, sia l’ulteriore implementazione dell’attività di ricerca e sviluppo, focalizzata soprattutto sull’alimentazione a idrogeno. Un’alternativa «pulita» sulla quale LandiRenzo è disposta a scommettere, a dimostrazione di una sensibilità ecologica che va oltre il semplice core business (Gpl e metano rappresentano già soluzioni a basso impatto ambientale) per abbracciare il più ampio concetto di responsabilità sociale. «In quest'ottica, anche l'attività della nostra scuola, la LandiRenzo Corporate University, non si limita alla semplice formazione aziendale - conclude Storchi - ma punta alla diffusione di una vera cultura dell’ambiente.

Lo testimonia, per esempio, la collaborazione con Jrc, una direzione generale della Commissione europea che si occupa di trasporti ed emissioni inquinanti, dalla quale ha avuto origine la pubblicazione di un volume sulla mobilità sostenibile».

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