Cronaca locale

Lang Lang, il pianista da 5 miliardi di spettatori

Il pianista Lang Lang, oggi al Teatro alla Scala (ore 21) per il ciclo Chopin-Schumann, è fedele a un suo motto. «Credi in te stesso e segui le tue aspirazioni. Bisogna fare quello che si ama, coltivarlo con disciplina e fiducia in sé. Capita di vedere ragazzi dotati, ma con scarsa autostima che comprime il loro talento, peccato…», dice il saggio Lang. E il motto ha portato lontano colui che è diventato il pianista con il maggiore appeal. Cinese, casa a Pechino e New York, sta rivoluzionando il mondo della classica. E non lo fa solo con i mezzi dell’arte, cioè con interpretazioni memorabili, nel senso che ha un suo repertorio, diciamo brillante, entro il quale si muove disinvoltamente. Ma nulla più. Il punto è che sta portando nella classica gli usi e i costumi delle popstar, una scelta vincente se il Time 100 dell’anno scorso l’ha incluso fra le persone più influenti della terra, se fioccano inviti importanti. Inviti da parte delle sale da concerto che contano, ma anche da eventi che contano. Lang ha suonato alla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Pechino, per cinque miliardi di persone: un numero che è un’utopia per un artista della classica. Ora è stato coinvolto nell’Expo di Shanghai. Suona per re, dignitari e Presidenti, compreso il più potente del mondo, Barack Obama: per lui ha suonato alla cerimonia dei Premi Nobel, lo scorso dicembre.
Alla Scala, Lang presenta un programma classicissimo, Terza Sonata di Beethoven, la Fantasia op.17 di Schumann, pagine di Albéniz, l’Andante spianato e Polacca brillante di Chopin. Ma è un pianista pronto a sposare anche stili alternativi: l’ha dimostrato - ad esempio – durante il tour con il pianista jazz Herbie Hancock.
Una celebrità, insomma, contesa dalle case discografiche. Dopo gli anni spesi nella scuderia della Universal, nel febbraio 2010 è stata la Sony ad accaparrarsi questo interprete vincente. Pare che in Cina ci sia una Lang-mania, per cui 35 milioni di fanciulli abbiano deciso di studiare il pianoforte proprio su spinta del grande modello.


Lang Lang è in vetta da quando ha vent’anni, ma lascia dietro di sé una storia fatta di rinunce, di studi matti e disperati sotto lo sprono del padre che, intuito il talento del bimbo, pianta tutto e si trasferisce a Pechino.

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