L'Anm chiede l'accompagnamento coatto per il premier

Ai microfoni di Radio Due, Luca Palamara sostiene che, se fosse al posto del pm di Napoli, non esiterebbe a usare l'accompagnamento coatto per ottenere la testimonianza di Berlusconi

L'Anm chiede l'accompagnamento coatto per il premier

Milano - "Se fossi io e avessi bisogno di sentire la persona offesa per la mia indagine, ricorrerei a tutti gli strumenti. E l’accompagnamento coattivo è una possibilità che sicuramente praticherei". Luca Palamara, presidente dell’Associazione nazionali magistrati commenta così ai microfoni di Un Giorno da Pecora l'inchiesta della Procura di Napoli.

"Penso che ci sia

un principio scritto nella nostra Costituzione, che stabilisce che la legge è uguale per tutti. Quindi, non essendoci eccezione, ritengo che la legge debba valere anche per chi ricopre un ruolo importante", ha aggiunto.

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