da Milano
Giorgio Cirla, uno dei protagonisti della scalata dei «bresciani» a Telecom e della successiva cessione alla Pirelli di Marco Tronchetti Provera, lascia Interbanca. Il consiglio di amministrazione della merchant bank di Antonveneta ha annunciato ieri che il banchiere, 66 anni, si dimetterà dallincarico di amministratore delegato entro aprile, in occasione dellapprovazione del bilancio 2005.
Il nome di Cirla è legato al rilancio dellistituto milanese, dopo lo stallo legato al contrasto tra i due soci, Banca nazionale dellagricoltura e il finanziere Francesco Micheli. Con la cessione ad Antonveneta, nominato numero uno, Cirla riuscì a capitalizzare al meglio i suoi stretti rapporti con Silvano Pontello, deus ex machina dellistituto padovano, e i contatti con i molti imprenditori del nord est legati alla banca padovana. Nel 1998, quando Emilio Gnutti e Roberto Colaninno attraverso Bell misero un solido piede nel capitale di Olivetti, tra i primi ad affiancarsi ai due (e alle centinaia di piccoli azionisti rappresentati da Gnutti) ci fu proprio Interbanca. Che poi continuerà la collaborazione fino alla conquista di Telecom e alla successiva vendita a Pirelli. Cirla personalmente fu uno dei protagonisti delle trattative. Anche di quella legata al cosiddetto «sconto» chiesto da Pirelli a cavallo dellestate 2001, a cui parteciparono Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti e per la quale, secondo i due manager Unipol, ricevettero una salata parcella.
Di Cirla (che figura nel consiglio di amministrazione di Hopa) si parlò anche come numero uno di Antonveneta. Ma già prima dellimplosione del patto di sindacato tra soci veneti e gli olandesi di Abn Amro il suo ruolo si è fatto via via più defilato.
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