Cronache

«Lassù qualcuno non ci vuole vicino alla zona Champions»

«Lassù qualcuno non ci vuole vicino alla zona Champions»

Riccardo Garrone, da spettatore ben posizionato sugli spalti del Tardini, è stato il primo a rimanere stupito dell'arbitraggio di Rocchi, con il rigore fantasma prima assegnato e poi negato alla Samp. Così ieri il presidente blucerchiato è stato un fiume in piena: «Sono esterrefatto, credo che i commentatori, i media, gli appassionati di calcio si chiedano che cosa è successo domenica a Parma. Non è la prima volta che siamo vittima di errori di questo tipo. Già negli anni passati abbiamo avuto gravi danni, più evidenti di quello di domenica su Mannini perché mi ricordo all'andata col Parma e la domenica successiva con la Lazio; subito dopo dissi lassù non ci vogliono in alto. Lassù non ci vogliono vicino alla zona Champions. Lassù c'è anche il Padreterno e laggiù c'è anche il diavolo. Così si rimane delusi e non si riesce a capire perché l'arbitro abbia cambiato decisione. Il gol loro, ad esempio, era da annullare ma il comportamento dei nostri giocatori è stato fin troppo esemplare e il fatto che nessuno abbia protestato ha portato a questo risultato».
Garrone ha poi ironizzato sul summit che ci sarà tra la Lega di serie A, la Federazione, il designatore arbitrale e l' Aia: «Ho suggerito a Beretta di far venire le forze dell'ordine. Non vorrei si arrivasse alle mani. Io sono molto pacato ma ci sono colleghi molto focosi quando si tratta di queste cose».
Ovviamente non poteva mancare una domanda anche su Antonio Cassano. Per Garrone è quasi un figlio adottivo e lui, come del resto i tifosi, vorrebbe rivederlo presto in campo: «Ora Antonio è perfettamente guarito, mi auguro che quanto prima Del Neri decida di portarlo in campo, ho letto sui giornali che forse non sarà questa domenica ma quella successiva, ovviamente deve anche fare un po' di tono muscolare, aspettiamo».
Ieri i giudici della corte d’appello di Genova hanno sentenziato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di Beppe Dossena, imputato, con altri tre, di tentata truffa per la fallita operazione di acquisto della Sampdoria da parte di un fantomatico principe arabo. Dossena («non ci accontentermo») farà ricorso in cassazione.
Infine ieri c'è stato un leggero cambiamento di programma nel mercoledì lavorativo della Sampdoria: la truppa blucerchiata - escluso Cacciatore che ieri è diventato papà di Matilde - ha svolto allenamento solo al mattino, visti i tanti assenti impegnati con le rispettive nazionali. Sulla strada verso la Lazio, oggi è prevista la partita d'allenamento contro il Campomorone (ore 15). L'interrogativo più grande è sempre quello su Cassano, che secondo il programma di allenamento potrebbe giocare qualche minuto della ripresa.

Ma, si sa, Del Neri non vuole correre rischi e andrà con i piedi di piombo.

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