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L'asse Pdl-Lega è solido Ipotesi uffici ministeriali operativi nel nord Italia

Vertice tra il Pdl e la Lega. Non si è parlato della candidatura del 2013. Il premier: "Programmata la riforma del fisco". Avanza l'ipotesi di dislocare al Nord degli uffici di rappresentanza dei ministeri

L'asse Pdl-Lega è solido 
Ipotesi uffici ministeriali 
operativi nel nord Italia

Roma - Il vertice con la Lega che si è tenuto ad Arcore "è andato bene, tutto bene", ha confermato il premier. Il presidente del Consiglio si è poi limitato ad aggiungere: "Ha già detto tutto Alfano". Il candidato premier per le consultazioni del 2013? "Non ne abbiamo parlato", ha detto il Cavaliere. E a chi gli ha chiesto se è previsto un taglio delle tasse: "E' programmata la riforma fiscale, poi vedremo cosa si potrà fare". Avanza poi l'idea di dislocare al Nord alcuni uffici di rappresentanza di alcuni ministeri, pur se "altamente operativi".

"Il rapporto fra la Lega e Pdl, tra Berlusconi e Bossi è solido": Angelino Alfano, segretario designato del Popolo delle Libertà, lo ha detto uscendo dal vertice di Arcore sottolineando che "la maggioranza è in grado di dare stabilità e portare aventi le riforme". Alfano ha spiegato che nel vertice si è parlato "dei due anni che attendono questo governo e questa coalizione". "È stato un incontro - ha sottolineato - tra due leader, Bossi e Berlusconi, e una squadra collaudata che ha governato bene il Paese e che intende completare il programma arrivando alla conclusione della legislatura nel 2013".

Nel summit è stato "confermato l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2014". Così ha detto Angelino Alfano, designato come segretario del Popolo della Libertà. "È stato riconfermato - ha spiegato Alfano - l’obiettivo, il pareggio di bilancio nel 2014 e il fatto che tutto questo dovrà avvenire secondo i tempi previsti e secondo i vincoli che l’Unione Europea ci assegna". Alfano non è entrato nello specifico dei provvedimenti. "Abbiamo avuto un discorso di ordine generale - ha spiegato - e non era questa la sede in cui parlare in dettaglio ma ciò che importa politicamente è che si è ulteriormente rafforzata la volontà di andare avanti e concludere questa legislatura".

All’incontro di oggi tra Bossi e Berlusconi con i vertici di Lega e Pdl non si è parlato dell’ipotesi di nominare due vicepremier. Angelino Alfano ha sottolineato che "non se n’è assolutamente parlato". Per quanto invece riguarda il suo ruolo di ministro della Giustizia che lascerà per seguire come segretario il Pdl ha detto che "se ne discuterà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane cioè quando la mia funzione di segretario entrerà nel vivo con la modifica dello statuto del Popolo della Libertà". 

È iniziato alle 14 il vertice tra Pdl e Lega convocato a villa San Martino ad Arcore, la tenuta privata del premier Silvio Berlusconi, per valutare l’agenda di governo dopo l’esito negativo delle elezioni amministrative. Oltre al presidente del Consiglio sono presenti il ministro per le Riforme Umberto Bossi, il ministro degli Interni Roberto Maroni, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il segretario del Pdl Angelino Alfano. Economia, riforme e, soprattutto, lo stato di salute della maggioranza (e del governo). Sono questi i temi all'ordine del giorno. Sullo sfondo l'ipotesi di un'apertura ai cattolici e le tensioni con i Responsabili. Il Cavaliere deve cercare di blindare l'asse con il Carroccio, per concludere la legislatura alla scadenza naturale del 2013. Sembra esclusa, tra gli scenari ipotizzati dal presidente del Consiglio, la possibilità di elezioni anticipate nel 2012. 

Letta: sarà una giornata calda "La giornata si preannuncia piuttosto calda... non solo dal punto di vista metereologico". Lo ha detto, con una battuta scherzosa, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, aprendo i lavori di un convegno. Letta si è scusato anticipatamente di non poter rimanere fino alla fine dei lavori: "Dovrò uscire prima - ha spiegato - perché, come avrete letto sui giornali, la giornata si preannuncia piuttosto calda, non solo dal punto di vista metereologico".

Tre settimane chiave Le prossime tre settimane saranno "chiave" per l’Italia. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, in occasione del convegno "Il Single market act: un impegno per la crescita". Ringraziando l’ex commissario europeo, Mario Monti, che ha invitato la Commissione europea, alla vigilia delle raccomandazioni di politica economica e di bilancio ai singoli Stati membri, ad essere responsabile e ha insistito sull’importanza delle prossime tre settimane, Letta ha osservato: "Grazie per il richiamo alla responsabilità, quando ha detto che le prossime tre settimane saranno chiave per l’Europa.

Temo che - ha detto con una battuta - lo saranno anche in Italia per lo stesso motivo o per un motivo connesso e collegato e, perciò, è un richiamo tanto più utile alla nostra responsabilità".

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