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Laurea saltata causa omicidio Ma ora Stasi è pronto con la tesi

da Milano
«Quella mattina ero a casa, lavoravo al computer per preparare la tesi di laurea». Così Alberto Stasi, 25 anni, spiegò ai carabinieri che gli chiedevano come avesse trascorso la mattinata di domenica 13 agosto 2007, mentre nella villetta Poggi qualcuno stava massacrando la sua fidanzata Chiara, 26 anni. Una tesi da discutere il 5 ottobre. Poi Stasi, travolto dagli eventi, deve rinviare la data di quasi sei mesi e portarla al prossimo 27 marzo, quando darà la scalata al dottorato in Economia e Commercio.
Sei mesi passati con il sospetto di essere proprio lui l’autore del brutale delitto, portato a termine con un corpo contundente calato con ferocia sul capo della povera ragazza almeno una dozzina di volte. Alberto le aveva fatto compagnia tutta la settimana precedente, la ragazza era infatti sola perché genitori e fratello erano in vacanza in Trentino. Erano stati insieme anche il sabato sera: avevano comprato una pizza poi mangiata in casa Poggi.
Lui però decise di non dormire da lei e se ne tornò a casa per riprendere il giorno dopo di buon’ora il lavoro alla famosa tesi. Poi la mattina dopo, verso le 13, non avendo ricevuto risposte alle sue telefonate e ai suoi sms aveva deciso di andare a vedere cosa fosse successo. Entrò in casa, scoprì il corpo e lanciò l’allarme. Aveva però scarpe e indumenti puliti, nemmeno una goccia di sangue nonostante sulla scena del crimine ve ne fosse a profusione e diventa immediatamente il sospettato numero uno.
«Ma io in quelle ore stavo lavorando alla tesi» ripeterà pervicacemente. Anche se l’esame del pc rivelerà che la macchina era stata si accesa quella mattina, ma solo per pochissimi minuti. Ma alla tesi Alberto ci doveva lavorare davvero perché il 27 agosto, avrebbe dovuto presentarla al suo professore per poi discuterla il 5 ottobre. Tutto salta perché il ragazzo il 20 agosto viene indagato e il 24 settembre finisce addirittura in galera, anche se appena per quattro giorni.
Il tempo di tornare a casa e già riprende a studiare. È infatti è un bocconiano, iscritto alla facoltà di Economia e Commercio, stessa laurea già presa da Chiara. Serio, scrupoloso, coscienzioso. Pure troppo verrebbe da dire se è vero, come raccontano la amiche della vittima, che spesso lui la trascurava. Non per altre donne, gli amici, il calcio o il biliardo, ma per i libri di testo per poter così arrivare a laurearsi a ottobre.
Dopo la scarcerazione dunque Stasi rimette insieme la sua vita ma soprattutto si immerge nuovamente nello studio, per concludere la sua relazione su «Fisco e imprese» avendo già le nuove scadenze. La prima è il 18 febbraio quando presenterà la tesi. Quindi la discussione, fissata per le giornate del 27 e 28 marzo.

Poi Alberto Stasi dovrebbe finalmente diventare «dottore».

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