Maria Vittoria Cascino
Rimbalza in parlamento e diventa oggetto dinterrogazione. Che lonorevole Edouard Ballaman (Lega Nord) rivolge ai Ministri della Giustizia e dellInterno. La domanda è di quelle che si portano dietro leco per giorni e hanno il potere dannientare lafa mentale. Tra vizi privati e pubbliche virtù, Ballaman porta in aula Jack Roc Mazreku, amministratore delegato della Porto di Lavagna Spa, gestore dellomonimo porto turistico. Ne traccia un ritrattino che ti raccomando. Le fonti principali da cui Ballaman attinge sono la rivista Espresso e un documento della Guardia di Finanza del novembre 2002 indirizzato alla Procura della Repubblica di Chiavari. Cè limbarazzo della scelta. Lonorevole riferisce punto per punto le ipotesi sollevate: si parla di diga foranea del porto utilizzata come discarica di rifiuti speciali per 1700 tonnellate. Si parla di collegamenti con il traffico internazionale di rifiuti radioattivi attraverso la Oceanic Disposial Management. Si parla di ingenti capacità finanziarie di cui non si conosce la provenienza. Si parla di «contatti con imprenditori albanesi coinvolti in attività criminose». La nemesi del porto di Lavagna. Che non ha pace. Che continua a catalizzare lattenzione di tanti. Troppi. Che arriva a Roma. Che si trasforma in propulsore per ipotetiche piste. Che savvita sul suo amministratore delegato. Che diventa interessante a tal punto da indurre Ballaman a chiedere «di quali informazioni dispongano i ministri interrogati in relazione ai gravi fatti cui si fa riferimento in premessa». Ipotesi pesanti. Sono state aperte inchieste? «È questo il punto. Non lo so - spiega lonorevole della Lega - Mi sembra di vivere in un altro mondo. La Guardia di Finanza sollecita approfondimenti e nessuno dice niente. La mia impressione è che a livello di magistratura sia stato bloccato tutto. Vorrei capire cosa sta succedendo». Sul tavolo un campionario da Guinness dei primati. E mentre Ballaman attende risposta scritta, siamo andati a cercare loggetto dellinteresse romano, Mazreku. Con poche speranze a dire il vero. Perché è roba da travaso di bile. Allennesima telefonata risponde. Una sintesi veloce inquadra gli estremi del colloquio: «Non ho avuto il piacere di conoscere lonorevole Ballaman, ma so che veniva in porto a trovare la signora Gigliola Munari (azionista della Porto) sulla sua barca e il signor Gianni Potenza (a.d. Cala dei Genovesi, ex gestore). Si lamentava con il personale per il ticket daccesso. Il direttore gli consigliò dentrare con la sua tessera donorevole. Possiamo pensare scherzosamente che non volesse pagare il parcheggio». Vabbè, arriviamo al sodo.
Ha sentito cosa scrivono di lei?
«Quanto apparso sullEspresso è falso. Lo stesso è stato citato in giudizio da me. Non sono indagato e non posso accettare dessere diffamato e calunniato».
E della diga come discarica?
«La diga è stata ricostruita ed è un fiore allocchiello per la Liguria se non per lItalia. La nostra società ha dato lappalto alla Simes Tigullio. È il direttore lavori che risponde della costruzione. Se ci fosse qualche irregolarità non riguarda né me né la società. Insisto comunque che lon. Ballaman dovrebbe usare il suo tempo per rispettare il voto di chi lo ha eletto e non per riferire cose false e insultanti. E non voglio neanche discutere con chi si difende utilizzando la carica che ricopre».
Ma le ipotesi sollevate dalla Guardia di Finanza?
«Che le dimostrino. Sono azionista di maggioranza della Porto. Gli altri si chiamano Munari, Giampietri, lutente Storace e il signor Della Pasqua. Ho 73 anni, di tasse ne ho pagate tante. E come cittadino statunitense e residente in Svizzera le mie tasse vengono pagate alla fonte».
E la faccenda dei rifiuti tossici?
«Roba vecchia. Ero il direttore della Oceanic Disposial Management holding S.A.. Come finanziaria ci avevano chiesto fondi. Noi avremmo dato lok solo a fronte delle autorizzazioni degli Stati interessati dal progetto di smaltimento rifiuti. Non arrivò nessun permesso e non finanziammo il progetto. Fui ascoltato solo come persona informata dei fatti. Ed è finita lì».
Silenzio. Mazreku riprende fiato. I toni salzano e sabbassano. E ancora: «lattività criminosa sarà nella mente dellon. Ballaman e di qualcuno della Finanza. Quel qualcuno che ho già personalmente denunciato alla Procura di Chiavari». La voce torna a fluire calma. «Sono stanco dessere diffamato. Ho limpressione che a muovere le fila ci siano i soliti noti. Centra sempre il porto, il suo ex gestore e i suoi amici politici.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.