Le aziende italiane non sono solo prede di fronte ai loro competitor internazionali. Lo dimostra  la storia di Gi Group, società italiana che opera nei servizi per il mercato del lavoro, che ha  acquisito, in un periodo in cui i colossi finanziari stranieri scendono nel Belpaese a fare  shopping, il 100% della britannica right4staff. L'agenzia britannica ha chiuso il 2010 con un  fatturato di circa 184 milioni di euro. Con lo sbarco in Gran Bretagna, Gi Group raggiunge così  quota 12 Paesi in cui è presente
 Stefano Colli-Lanzi, amministratore delegato di Gi Group, ha anticipato che l'acquisizione  consentirà al gruppo di chiudere il 2011 «con un fatturato superiore a 1,2 miliardi di euro». Gi  Group, spiega Colli-Lanzi, si è posta l'obiettivo, per i prossimi anni, «di sviluppare  ulteriormente la presenza sul mercato britannico, anche in ambiti diversi da quello industriale,  e sviluppare l'attività di search & selection».
 Con l'acquisizione di right4staff, le filiali in tutto il mondo di Gi Group diventano così 450,  con una prevalenza delle filiali straniere (250) rispetto a quelle italiane. E se già alcuni  anni or sono Colli-Lanzi aveva annunciato l'intenzione di portare Gi Group a Piazza Affari oggi  conferma il progetto di Ipo (offerta pubblica iniziale), precisando «a Milano», perché, anche se  «è prematuro» parlarne, Gi Group «è un gruppo italiano, multinazionale».
 La strategia «è completare il processo di internazionalizzazione», spiega. «Il tema della  quotazione si lega alla necessità di mettere a disposizione dell'azienda le risorse per  completare il percorso di crescita».
Lavoro, Gi Group acquisisce britannica right4staff
Le ditte italiane non sono solo prede dei competitor internazionali: con lo sbarco in Gran Bretagna il colosso italiano del mercato del lavoro raggiungerà nel 2011 un fatturato superiore a 1,2 miliardi di euro
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