Il nuovo contratto per colf e badanti è realtà. Dopo una lunga fase di negoziazione, sindacati e associazioni datoriali hanno trovato l’intesa che ridisegna le regole di un settore che conta centinaia di migliaia di lavoratori. In arrivo aumenti di stipendio, nuove garanzie e riconoscimenti per una categoria spesso dimenticata ma indispensabile nella cura di famiglie, anziani e bambini. Un passaggio necessario ma che comporta un aumento della spesa per le famiglie. Dall'1 novembre 2025, data di entrata in vigore dell'accordo, la spesa per le famiglie datrici di lavoro potrà crescere di oltre 230 euro al mese per i livelli medi, tra nuovi minimi salariali, rivalutazione Istat e maggiori oneri contributivi.
Il contratto collettivo
Dopo un lungo percorso negoziale, è stata infatti firmata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro domestico, scaduto a fine 2022. L’intesa, che riguarda oltre 817 mila colf, badanti e assistenti familiari, è stata sottoscritta dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf, insieme alle associazioni datoriali Fidaldo e Domina.
L'entrata in vigore
Il nuovo contratto entrerà in vigore dal 1° novembre 2025 e resterà valido fino al 31 ottobre 2028, portando con sé un pacchetto di novità economiche e normative destinate a incidere in modo significativo su un comparto cruciale del welfare italiano.
Aumenti salariali e adeguamenti
L’accordo prevede un incremento dei minimi retributivi mai registrato prima nel settore: 100 euro lordi al mese a regime per il livello medio BS, che oggi corrisponde a una paga mensile di 1.003,99 euro lordi per 40 ore settimanali. A questo importo si aggiunge il recupero del costo della vita maturato nel periodo 2021–2025, pari a 135,75 euro, già in parte sostenuto dalle famiglie negli ultimi anni. Gli aumenti effettivi scatteranno dal 1° gennaio 2026, con una prima rata da 40 euro mensili, seguita da un secondo incremento di 30 euro nel gennaio 2027 e da due ulteriori rialzi di 15 euro ciascuno, previsti per gennaio e settembre 2028. Restano inoltre in vigore gli adeguamenti automatici legati all’andamento dell’inflazione.
Nuove tutele per genitorialità e assistenza
Oltre agli aspetti economici, il rinnovo introduce nuove misure di tutela per i lavoratori. In particolare, viene esteso il diritto a usufruire di permessi per l’assistenza a familiari con gravi disabilità, una novità di rilievo per una categoria finora esclusa dalle principali forme di protezione previste dalla Legge 104/92. Un altro passo avanti riguarda la genitorialità, con l’introduzione di strumenti dedicati al sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici impegnati nella cura dei figli.
Viene infine potenziata la formazione professionale, con l’aumento del contributo per la formazione certificata promossa da Ebincolf, che passa da 11 a 30 euro, con l’obiettivo di rafforzare la professionalità e il riconoscimento delle competenze.