Salvini: "I cantieri per il Ponte sullo Stretto tra settembre e ottobre"

Entro poche settimane prenderanno il via i lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto: ecco le parole del vicepremier, Matteo Salvini, e l'appuntamento determinante dei prossimi giorni

Salvini: "I cantieri per il Ponte sullo Stretto tra settembre e ottobre"
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Il conto alla rovescia è scattato: poche settimane e finalmente, in maniera definitiva, prenderanno il via i lavori per il Ponte sullo Stretto: lo ha ribadito il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, in visita a Catanzaro per sostenere la candidatura di Roberto Occhiuto alle elezioni regionali in Calabria.

La prossima tappa

Entro la fine di questa settimana, dopo il sì ottenuto nel corso della riunione del Cipess (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) proprio un mese fa, si attende anche il definitivo via libera dalla Corte dei Conti. "Questa è la settimana in cui tutta la documentazione dal ministero dell'Economia e Finanze è tornata a Palazzo Chigi e da Palazzo Chigi andrà alla Corte dei Conti. Quindi da questa settimana i tecnici della Corte dei Conti verificheranno se è stato seguito tutto quello che doveva essere seguito", ha spiegato Salvini.

La data per l'avvio dei cantieri

Cosa significa? Il vicepremier ha spiegato che l'obiettivo è quello di partire con i cantieri "tra settembre e ottobre, vedere gli operai e le prime imprese al lavoro". Salvini vuole giustamente essere in prima linea pronto con lo storico appuntamento ma dipenderà tutto dal caso Open Arms. "Ecco, se la Cassazione confermerà l'assoluzione - ha aggiunto - tornerò presto insieme a voi a dare l'avvio ai lavori del Ponte se ci sarà una sentenza di condanna sarete voi a venirmi a trovare e mi porterete qualcosa di buono da mangiare o da bere. Io seguirò i lavori da remoto, posso fare anche il ministro in smart working però preferirei farlo sul campo".

Non manca molto, ormai, alla tanto attesa fase operativa attesa da decenni, da tempo immemore. I detrattori e "gufi" parlano di ritardi rispetto a quanto preventivato inizialmente ma ormai ci siamo, se ne facciano una ragione. L'opera è strategica non soltanto per il Mediterraneo e il Sud Italia ma per l'Italia e l'Europa intera. Eppure, negli ultimi tempi, Salvini è stato bersaglio di minacce choc da chi non accetta il progresso e si rifiuta di avere vedute che vadano al di là del proprio orticello. "Eccoli i tolleranti e rispettosi.

Questo 'signore', per bloccare i lavori del Ponte sullo Stretto, ipotizza che mi si spari in faccia. Al loro odio rispondiamo con l'amore, col lavoro (dopo cinquant'anni finalmente il Ponte si farà) e con una bella querela", ha dichiarato il vicepremier.

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