Lazio

Prima i filmati sulle ultime uscite della Roma, poi l’allenamento in campo incentrato sul lavoro di scarico. Il tecnico della Lazio Delio Rossi ha utilizzato il venerdì prederby per mostrare ai suoi calciatori vizi e virtù dei cugini giallorossi: 40 minuti di immagini per studiare a fondo l’avversario di domani sera. Subito dopo, tutti sul terreno di gioco di Formello per la penultima seduta settimanale.
Nessuna indicazione in vista del match, solo lavoro di scarico delle tossine accumulate. Manfredini, Dabo, Cribari e Pandev hanno effettuato solamente dei tiri in porta, mentre due squadre di sei giocatori ciascuna si sono affrontate in una partitella a centrocampo. Siviglia e Rocchi hanno prima svolto lavoro differenziato e poi si sono riuniti al gruppo. La nota lieta è arrivata dal brasiliano Matuzalem, tornato a correre assieme al preparatore atletico, proseguendo così il protocollo riabilitativo. Il centrocampista non sarà pwerò disponibile per il derby, così come l’altro compagno di reparto Firmani.
Servirà dunque la rifinitura di oggi pomeriggio alle 17 per capire le intenzioni di Delio Rossi. Il tridente sembra ormai certo, con Rocchi punta centrale. Nessun dubbio per la difesa (Radu verrà preferito a Kolarov sulla fascia sinistra), resta il nodo del terzetto da schierare sulla linea mediana. Sicuri Ledesma e Brocchi (che oggi prenderà il posto di Rossi, scaramanticamente in silenzio alla vigilia del derby, nella conferenza stampa a Formello), il ballottaggio è tra Dabo e Mauri: il francese è in vantaggio, visto che con il tridente pesante garantisce maggiore copertura.
«È sbagliato pensare che ci possano essere dei vantaggi in una partita così - ha detto ieri Pandev, che nei prossimi giorni incontrerà il presidente Lotito e dovrebbe firmare un accordo di cinque anni a un milione di euro a stagione -. Poi chi sia la favorita sinceramente non so dirlo, so che la Roma è una grande squadra e la classifica attuale non conta nulla». E in un paragone tra i numeri dieci Zarate e Totti, dice che «in prospettiva ritengo Mauro più forte del romanista, può migliorare tanto. A volte in campo mi fa un po’ arrabbiare perché è innamorato del pallone, ma è normale e ci sta.

Lui poi è uno di quei giocatori che ti può far vincere una partita da solo».
L’ultima vittoria della Lazio in casa della Roma è datata gennaio 1998 (2-1 in Coppa Italia), da allora sei successi giallorossi e cinque pareggi, striscia negativa record per i biancocelesti.

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