Principessa in Italia, la Lazio non voleva più essere Cenerentola in Europa. Così la stringata e sofferta vittoria sullo Zurigo segna la svolta stagionale sul palcoscenico continentale. È il tiro di Cristian Brocchi, «sporcato» da Teixeira, a far cadere il tabù Olimpico che, derby a parte, resisteva dal 18 agosto. Il successo è la risposta a distanza al Vaslui che davanti al pubblico amico piega lo Sporting Lisbona. Considerando che i portoghesi sono ormai qualificati, la sfida del 1° dicembre in Romania sarà un vero e proprio spareggio per decidere laltra squadra che accederà ai sedicesimi di Europa League.
Una parata provvidenziale di Marchetti ferma liniziativa di lampo di Chikhaoui dopo 79 secondi, poi Cana indirizza due conclusioni verso la porta di Leoni. Ma nel primo tempo la buona organizzazione dello Zurigo, che chiude bene i varchi e si rende pericolosa con azioni in velocità, mette in ombra una Lazio troppo statica, incapace di aggredire la difesa elvetica e a trovare la superiorità numerica a metà campo.
Il modulo 4-4-2, messo in un angolo da Reja e rispolverato per le assenze, non sembra più nelle corde di questa squadra. Ecco che il tecnico laziale dopo lintervallo decide di mettere in campo Brocchi e Cisse al posto degli evanescenti (e affaticati) Lulic e Klose.
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