Dimenticare Bari. Soprattutto, scavalcare il momento no della squadra con un successo davanti alla sua ex. Davide Ballardini, gratificato dalle rassicurazioni di Claudio Lotito («il tecnico non è in discussione») ieri ha parlato tranquillamente del momento difficile. Soprattutto ha discettato sugli avversari. «Il Cagliari - ha spiegato - lo conosco bene. Almeno 18 dei calciatori in rosa li ho allenati. So bene come sono fatti e come giocano. È difficile, loro verranno a fare la partita. Sono organizzati, hanno grande attenzione e umiltà e sono ottimi giocatori».
«Balla» si è soffermato sul rapporto con la tifoseria, che ieri a Formello ha contestato ferocemente con cori, slogan e anche due petardi esplosi durante lallenamento della squadra: «Devo garantire alla nostra gente limpegno. Deve essere totale la voglia di fare sempre bene il proprio lavoro. Finora abbiamo fatto buone partite e abbiamo vinto la Supercoppa, ma guai a pensare che questo basti. Ogni giorno dobbiamo meritarci rispetto e considerazione». La contestazione é finita dopo alcune ore quando una delegazione di calciatori, con in testa capitan Rocchi, ha incontrato una rappresentanza di supporter.
Contro il Cagliari Ballardini ha spiegato che «conta fare una bella prestazione anche perché nel mio passato cè questo. Prima le buone partite, poi il resto». E in riferimento alle accuse di aziendalismo, ha replicato in maniera signorile: «Calcisticamente bisogna essere chiari, per me quando uno viene assunto, insieme alla società deve prendere delle decisioni.
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