Lazio Ora Rossi riscopre la fiducia

Archiviate tre sconfitte di fila (Cagliari e Milan all’Olimpico, Sampdoria in trasferta a Marassi) la Lazio punta almeno a non perdere in casa della Fiorentina, squadra in lizza per la zona Champions League e rivitalizzata dal blitz di Bologna ottenuto lunedì pomeriggio. Stavolta non ci sono proclami da Formello, anzi. E Delio Rossi, tecnico che ha cominciato a subire contestazioni da parte della piazza proprio quando Lotito aveva cominciato a prenderne le parti, è talmente consapevole del momento difficile che ha pensato bene di chiedere al gruppo di restare unito, accantonando per una volta le beghe fra attaccanti e il parziale flop della classe dei portieri.
«I momenti brutti - ha spiegato ieri in sede di conferenza stampa - arrivano un po’ per tutte le squadre: l’importante è rimanere sereni e lavorare tanto». Delio Rossi ha comunque mostrato ottimismo alla vigilia della trasferta in casa della «Viola» di Toscana: «Già nella gara contro il Milan - ha sottolineato - ci sono stati confortanti segnali di ripresa. Fino al raddoppio rossonero, ad esempio, ce la siamo giocata alla pari». Poi ha aggiunto: «Ora dobbiamo evitare di disunirci alle prime difficoltà e trovare una maggiore continuità di rendimento. Sono fiducioso perché questa squadra lo spirito di reazione l’ha sempre avuto». «Per giunta possiamo fare anche meglio dell’andata», ha anche aggiunto, regalando a chi nel caso l’avesse dimenticato l’amarcord del successo d’inizio campionato su Prandelli e soci. In realtà l’allenatore di Rimini non si fida più di tanto dell’antagonista di turno («La Fiorentina è una squadra di livello, dispone di un telaio importante») e ha analizzato anche le differenze economiche fra i due club: «Se una società investe 12 milioni per un terzino vuol dire che viaggia su un altro piano. Giocando su tre fronti ha accusato qualche problemino che ora è riuscita a risolvere».
Scavalcati i convenevoli sulle capacità tecnico tattiche della Fiorentina, Rossi dovrà comunque arrabattarsi per opporre una squadra all’altezza della situazione. Rossi, costretto a rinunciare causa acciacchi a Rocchi e Diakitè, sarà costretto a mescolare bene il mazzo di carte a disposizione. L’assenza dell’Eddie Murphy di Formello (così come viene benevolmente soprannominato il giovane colored laziale) costringerà il trainer a inventare la difesa, dati pure per sicuri i forfait di Siviglia e Radu. Così sarà Cribari ad affiancare Rozenhal al centro della retroguardia, mentre fra i pali giocherà ancora Muslera e sugli esterni di difesa Lichsteiner e Kolarov. Confermato il centrocampo a tre con Brocchi, Ledesma e Matuzalem al posto di Meghni, mister Rossi proporrà oggi alle 15 Mauri trequartista alle spalle delle punte Zarate e Pandev. Toccherà a questi undici dimostrare che la buriana è passata. E, soprattutto, che il credo dell’allenatore è quello giusto. Specie quando Rossi esterna le sue sensazioni sul gruppo che ha a disposizione: «In prospettiva questa squadra ha grandi valori, ma dipende da alcuni fattori, come l’età. Non è stata sopravvalutata anche perché siamo partiti bene e vuol dire che ci sono le potenzialità, ma bisogna continuare a lavorare. Secondo me il gruppo non è da decimo posto, ha valori più importanti, a patto che giochi da squadra».

Sul fronte viola, Prandelli ha messo in guardia i suoi: «Contro la Lazio ci aspetta una gara impegnativa, affrontiamo una squadra ferita, che ultimamente ha raccolto meno di quanto meritasse, però resta una formazione attrezzata, quindi dovremo essere bravi come lo siamo stati contro il Napoli».

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