Allarme rifiuti nel Lazio. Largomento è stato sollevato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un passaggio del discorso tenuto durante una conferenza stampa a bordo della nave Msc Fantasia a Napoli, in occasione della presentazione del G8. Parlando della situazione in Campania dal punto di vista dei rifiuti, il premier ha detto che «è molto migliore di quanto sta accadendo in altre regioni, come la Sicilia, ma anche il Lazio e la Liguria, dove le discariche sono in fase di esaurimento e mancano impianti di incenerimento».
«Questa volta - gli ha fatto subito eco il sindaco della capitale Gianni Alemanno - in tema di smaltimento dei rifiuti sono perfettamente daccordo con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Nel Lazio manca almeno un inceneritore che sostituisca in prospettiva il conferimento in discarica. Ma fino ad ora non siamo riusciti a trovare una disponibilità della Regione Lazio in questo senso».
«La settimana prossima - ha continuato Alemanno, prendendo la palla al balzo - incontrerò di nuovo il presidente Marrazzo e questo sarà un tema allordine del giorno. Abbiamo bisogno di un inceneritore in più oltre a quello di Albano per poter chiudere finalmente la discarica di Malagrotta che è la più grande dEuropa. Non possiamo basarci principalmente sul conferimento in discarica che è il metodo più vecchio e negativo per lambiente che esiste per lo smaltimento dei rifiuti».
A stretto giro di posta è giunta anche la replica del governatore, chiamato in causa anche dal sindaco di Roma. «Le informazioni in possesso del presidente del Consiglio - ha detto Marrazzo - non sono esatte. La situazione dei rifiuti nel Lazio è perfettamente sotto controllo, e in questa Regione non si sono mai verificate né si verificheranno situazioni di emergenza paragonabili in alcun modo a quelle che hanno afflitto la Campania. Per dirla tutta, vorrei precisare che il Lazio è uscito dallemergenza ormai da un anno, con il benestare prima del governo Prodi e poi del governo Berlusconi».
«Il percorso della gestione ordinaria - ha spiegato, dal suo punto di vista, Marrazzo - non prevede più la presenza di un commissario, ma che ognuno degli enti locali sul territorio si assuma le proprie responsabilità verso gli obiettivi comuni del superamento della logica delle discariche, dellaumento sensibile delle percentuali di raccolta differenziata e della diminuzione della produzione dei rifiuti».
«Il presidente Berlusconi - ha continuato il governatore del Lazio - sarà di certo informato che proprio in questa logica siamo impegnati in un confronto serrato con tutte le amministrazioni, tra le quali, dopo le province, una delle più rilevanti per ottenere buoni risultati è il Comune di Roma. Con il Campidoglio, oltre che sul tema della raccolta differenziata, i tempi stringono per una seconda questione: aspettiamo da mesi che ci venga indicato il sito alternativo alla discarica di Malagrotta».
Ovviamente Marrazzo cerca di scaricare sullamministrazione capitolina almeno una parte delle responsabilità e dà il via a una sorta di battibecco precedurale. Purtroppo, però, nel Lazio, i dati ufficiali sullandamento della raccolta differenziata dei rifiuti non inducono certo allottimismo.
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