Moratti arrabbiato? No, Moratti rilassato. In vacanza, raggiunto da Sky Sport 24, ecco il suo pensiero dopo la Supercoppa: «Peccato potevamo farcela, ma abbiamo mostrato un bel gioco». Contento per Etoo («Si è già inserito»), nessun rammarico per Ibra: «Se prevedi le cose, non ci rimani male. E per come sono andate le cose, abbiamo tratto vantaggio dalla cessione». Servono ritocchi: «Mourinho ci chiede un trequartista ma non compreremo tanto per comprare. Van Der Vaart? Potrebbe essere». Anche perché il Real per Sneijder chiede 25 milioni.
Il mercato è aperto, manca un tassello tra centrocampo e attacco. Certo, gran parte della sconfitta ha a che fare con un rimpallo. Cè quello, alla mezzora del primo tempo, che Muntari spreca davanti a Muslera. E cè quello di Matuzalem, al 18 della ripresa, con cui la Lazio fa 1-0.
La Supercoppa italiana 2009 non può essere spiegata solo da due rimpalli. Ma, entrambi, mostrano come una squadra abbia approfittato delloccasione e laltra no. LInter ha prodotto un dominio (nei tiri, nel possesso palla) solamente sterile. La Lazio ha giocato chiusa, sfruttando al massimo le ripartenze. Così Ballardini alza il suo primo trofeo (la terza supercoppa italiana per la Lazio) e Mourinho rimane allasciutto, schiacciato dalla pressione di dover dimostrare di vincere sempre (ora senza Ibra).
Per entrambi gli allenatori, comunque, alcune note liete. Cominciando dallInter, lintesa tra Milito ed Etoo: questultimo giocatore a tutto campo. La difesa mostra un Lucio già integrato nei meccanismi. Qualche preoccupazione semmai la desta il centrocampo: Thiago Motta è spaesato, Stankovic non è un trequartista. Così è proprio Etoo ad arretrare qualche metro per creare spunti.
Nella Lazio la conferma di Rocchi e Zarate è la prima buona notizia. Poi Muslera, che sembrava un pacco da rispedire in Uruguay, e che invece assomiglia sempre più a un portiere affidabile. Infine Baronio, da accantonato a titolare, non ha sfigurato. Se Lotito recuperasse Ledesma e Pandev, Ballardini avrebbe a disposizione una squadra da zona Europa League senza patemi.
Intendiamoci, la partita non è stata uno spettacolo. Soprattutto nel primo tempo. Durante lintervallo (durato 20) i tifosi cinesi devono avere avuto qualche dubbio sulla bontà del calcio italiano. In quarantacinque minuti è Etoo a regalare lemozione più grande: approfitta di un errore della difesa laziale, dribbla Muslera ma mette fuori da posizione defilata. Poi un tiro di Zarate parato da Julio Cesar, lerrore di Muntari e un colpo di testa di Lucio respinto vicino alla linea.
Per fortuna la ripresa regala qualche spunto in più. LInter ci mette più velocità e per un quarto dora schiaccia la Lazio nella sua metà campo: a turno ci provano senza fortuna Muntari, Lucio, Stankovic, Etoo e Milito. Ma, a sorpresa, è la Lazio a passare in vantaggio: la palla calciata su punizione da Kolarov passa attraverso la barriera e arriva sui piedi di Matuzalem. Il brasiliano si vede respingere il primo tiro da Julio Cesar ma poi segna di faccia, involontariamente colpito proprio dalla palla respinta dal portiere interista. Neanche il tempo di metabolizzare lo svantaggio che lInter prende il secondo gol. Mauri colora la sua grigia partita con un bel lancio per Rocchi, il quale con un bel pallonetto supera ancora una volta Julio Cesar.
Colpito dalluno-due Mourinho inserisce prima Vieira e Balotelli, poi Suazo varando la formula quattro punte. La vivacità in attacco migliora e porta all1-2: Balotelli ruba palla a Dabo al limite dellarea e serve Etoo. Il camerunense fulmina Muslera con il suo sinistro. Il finale è prevedibile, con lInter allattacco e la Lazio che si difende.
La partita finisce e la Lazio esulta. I nerazzurri hanno avuto le carte migliori, le hanno giocate e hanno perso. La Lazio torna sul trono dopo nove anni, lera Ballardini inizia alla grande.
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