Il leader dei Talebani: "Bin Laden è vivo"

Osama bin Laden è vivo e, stando a quanto dichiarato dal leader militare dei talebani in Afghanistan, il mullah Dadullah, si terrebbe in contatto con i combattenti islamici anche se può essere avvicinato solo dai suoi

Il leader dei Talebani: "Bin Laden è vivo"

Kabul - Osama bin Laden è vivo e, stando a quanto dichiarato dal leader militare dei talebani in Afghanistan, il mullah Dadullah, si terrebbe in contatto con i combattenti islamici anche se può essere avvicinato solo dai suoi. «Sebbene sia difficile incontrare Osama bin Laden in questi giorni, è facile avere informazioni sul suo conto. I suoi compagni ci tengono informati», ha detto Dadullah a Channel 4. Il capo dei talebani ha anche affermato che migliaia di talebani si sono offerti di diventare «martiri suicidi». «A centinaia - ha affermato - si sono iscritti nelle liste si attesa. Ciascuno di loro è ansioso di essere il primo».

Un comandante dei talebani, il mullah Hayatullah Khan, ha ribadito che fra le file dei guerriglieri ci sono 2.000 aspiranti kamikaze pronti a dare la loro vita per la causa e altri stanno seguendo la trafila per essere pronti a entrare in azione. Ieri, durante una telefonata con un apparecchio satellitare, da un luogo segreto dell'Afghanistan ha annunciato che nel nord, relativamente tranquillo, sono stati inviati 1.000 potenziali kamikaze in vista della preannunciata offensiva di primavera. Il ministro degli Esteri britannico, signora Margaret Beckett, che ieri ha incontrato il presidente afghano Hamid Karzai a Kabul, oggi ha fatto tappa oggi nella provincia meridionale di Helmand, teatro delle operazioni del grosso delle forze inviate da Londra in Afghanistan.

A Lashkarganh, il capoluogo, il capo del Foreign Office ha incontrato le autorità locali e ha fatto visita alle forze britanniche. Ieri nella capitale la signora Beckett aveva messo l'accento sulla necessità che Afghanistan, Pakistan e Gran Bretagna incrementino i loro sforzi per contrastare i talebani. «Vorrei dire in tutta sincerità», aveva detto ai giornalisti, «che nessuno di noi sta facendo abbastanza per far fronte ai problemi della sicurezza». La Gran Bretagna, che ha già in Afghanistan 6.300 militari inquadrati nell'Isaf, la forza a guida Nato, ha deciso di inviare altri 1.400 uomini. Intanto continuano gli attentati. L'esplosione di una bomba ha causato oggi 2 morti e 33 feriti a Farah, capoluogo dell'omonima provincia, nell'Afghanistan occidentale. A quanto sembra l'obiettivo dell'attentato era il capo provinciale della polizia, che è rimasto illeso. Fra i feriti ci sono due agenti di scorta e 4 bambini.

Secondo il portavoce del ministero dell'Interno, Zemarai Bashary, l'ordigno sarebbe stato nascosto in un cassonetto per la spazzatura e sarebbe stato attivato con un comando a distanza. Ultimamente la provincia di Farah è stata investita da un'ondata di violenza di cui sarebbero responsabili i talebani o i trafficanti di oppio.

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