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Il leader dell'Idv torna ad attaccare Napolitano "Sulle riforme ha fatto dichiarazioni incaute"

L'ex pm sostiene che il Quirinale "ha messo 'il vento in poppa alla barca dei pirati' che utilizzerà strumentalmente le dichiarazioni di chi rappresenta le istituzioni per distruggere e mortificare le stesse". Bondi: "Per il Pd il problema è Di Pietro e il suo partito eversivo". Bonaiuti: "Sulle riforme non vediamo risposte concrete dalla sinistra". Enrico Letta (Pd): "L'Idv è il miglior alleato di Berlusconi"

Il leader dell'Idv torna ad attaccare Napolitano 
"Sulle riforme ha fatto dichiarazioni incaute"

Roma - "Dal punto di vista politico, il 2010 costringe già a disseppellire l'ascia di guerra contro il solito manipolo golpista che vuole stravolgere la Costituzione cavalcando le dichiarazioni del Capo dello Stato, forse incaute visti gli interlocutori". Per Antonio Di Pietro la tregua politica non esiste e non esisterà mai. Già, perché l'ex pm continua ad alzare i toni dello scontro (o almeno ci prova nel caso qualche "alleato" fosse davvero disposto a seguirlo o viceversa decidesse per lo "strappo: il riferimento è al Pd)). Così scrive scrive sul suo blog intervenendo sulle polemiche sollevate dalla proposta del ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta di modificare l'articolo 1 della Costituzione.E lo fa dopo le esternazione del suo sodale di partito ed ex pm come lui, De Magistris, che vuole esiliare berusconi alle Cayman... 

Ma in realtà il "nocciolo" politico che il leader dell'Italia dei Valori è il nuovo attacco al Presidente della Repubblica e il suo discorso di fine anno, perché "ha messo 'il vento in poppa alla barca dei pirati' che utilizzerà strumentalmente le dichiarazioni di chi rappresenta le istituzioni per distruggere e mortificare le stesse. La riprova l'abbiamo già perché, al di là di insistenti richieste di dialogo con l'opposizione, questa maggioranza non ha fatto, né farà, un solo passo indietro dal proposito di ottenere, nel più breve tempo possibile, l'approvazione di leggi 'ad personam' che assicurino l'impunità del Presidente del Consiglio".

Di Pietro scrive ancora che l'Italia ha bisogno di riforme da discutere in Parlamento "con i tempi che richiedono per esser approvate, tempi sicuramente diversi dalle scadenze processuali di Silvio Berlusconi". "Rimane il fatto che la giustizia non è certamente tra le priorità dell'agenda politica. Quello che manca alla giustizia, torno a ripetere, sono mezzi e strumenti per velocizzare i processi e per migliorarne l'efficienza e non il controllo e l'assoggettamento alla classe politica". 

Bondi: Di Pietro problema per il Pd "Anche le ultime dichiarazioni dell'ex pubblico ministero di Milano Di Pietro, che chiamano nuovamente e impropriamente in causa il Presidente della Repubblica, evidenziano al Pd il problema non più rinviabile di come sia possibile conciliare l'alleanza politica con un partito eversivo come quello di Di Pietro con il proposito di divenire un partito riformista disponibile al dialogo, e con il doveroso rispetto nei confronti delle più alte istituzioni". Il coordinatore del Pdl Sandro Bondi non prende scorciatoie nel commentare l'ennesima esternazione dipietresca, che inizia l'anno nuovo così come ha chiuso quello vecchio, e coglie la contraddizione non risolta tra l'ala riformista e dialogante del Pd e quello giustizialista che ne imbriglia continuamente le mosse.

Cicchitto: ancora odio "E' evidente che il nucleo d'odio, di cui abbiamo già parlato in questi giorni, è sempre in azione, come stanno a testimoniare le dichiarazioni di De Magistris ieri e oggi di Di Pietro", rincara la dose il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto. "I componenti di questo nucleo d'odio hanno tre bersagli: il primo è da sempre Berlusconi, contro il quale nel 2009 è stata sviluppata una campagna d'odio con i risultati che abbiamo visto. Ma non finisce qui. Il secondo obiettivo è la parte del Pd che vuole condurre contro il governo Berlusconi e la maggioranza una battaglia di opposizione normale; il terzo bersaglio è il Presidente Napolitano, verso il quale non hanno neanche il dovuto rispetto istituzionale, forse perché non sopportano il ruolo al di sipra delle parti che questo presidente della Repubblica, diversamente da altri, sta svolgendo".

Bonaiuti: sulle riforme la sinistra non dà risposte "Abbiamo fatto partire l'iniziativa per le riforme e siamo disponibili su un testo che viene dall'opposizione. Abbondano già missili e cannonate dai Di Pietro e dai De Magistris, ma non vediamo ancora molte risposte concrete dalla sinistra riformista", sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti.

Il Pd: nessuno ci condizionerà "Gli esponenti del centrodestra devono tranquillizzarsi quando discutono sulle riforme da realizzare. Il Pd, credo, non si fa condizionare da nessuno. Il segretario Bersani l'ha detto con chiarezza e senza equivoci". Lo afferma Giorgio Merlo del Pd, secondo cui il suo partito non si lascia condizionare "né dalla fretta, a volte eccessiva e con qualche ambiguità, degli esponenti del governo né dalla strategia di Di Pietro che punta esclusivamente a far saltare tutto in nome dello slogan 'tanto peggio tanto meglio' ". "Il Pd, invece - ribadisce Merlo - è un partito con una cultura di governo e con salde radici democratiche e costituzionali. E le riforme le farà perché sono necessarie al paese, non ad uno schieramento o ad un partito".

Calderoli: dico fischi e qualcuno capisce fiaschi "Non c'é davvero peggior sordo di chi non vuol capire. Mi tranquillizza il fatto che l'unico nostro interlocutore titolato è il premier e leader del Pdl Sivio Berlusconi". Lo ha detto all'ANSA il ministro per la semplificazione, Roberto Calderoli, interpellato sulle critiche mosse da più parti alla proposta leghista di una Convenzione per le riforme. Proposta ribadita nelle ultime ore dal leader della Lega, Umberto Bossi. "Nei prossimi giorni - aggiunge Calderoli - vedremo Berlusconi e così avremo modo di precisare nei dettagli la nostra proposta sulla Convenzione, una proposta articolata e che fino ad ora abbiamo solo accennata. Quello sarà il momento della verità. Il resto rischiano di essere quelle chiacchiere inutili e fuorvianti che servono solo a perder tempo e a fare quella confusione che noi della Lega proprio non sopportiamo".

Enrico Letta attacca l'Idv "Con questa continua rincorsa Di Pietro e De Magistris portano il centrosinistra nell'abisso e sono i migliori alleati di Berlusconi", commenta così, seccamente, le ultime uscite di Di Pietro e De Magistris, il vicesegretario del Pd Enrico Letta. "Noi - rileva Letta - continuiamo sulla nostra linea di sostegno e difesa del capo dello Stato e della sua posizione a favore delle riforme e dell'interesse nazionale".

La Boniver: odio e disprezzo "Sembra davvero che i molteplici inviti di Napolitano ad abbassare i toni per alcuni non valgono.

Malgrado le feste, due ex magistrati, oggi entusiasti della politica, Di Pietro e De Magistris, spiccano per le loro roboanti dichiarazioni di odio e di disprezzo nei confronti delle istituzioni e di chi vorrebbe migliorarle".

 

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