Sedici assessori e quattro sottosegretari. È la giunta che si prepara a formare Roberto Formigoni, eletto per la quarta volta governatore della Lombardia. «So di avere venti cartucce per formare una squadra coesa e compatta, con le persone che credo possano guidare i dicasteri in materie che potranno essere anche nuove».
A differenza del passato, i sottosegretari siederanno in giunta, perché così è previsto dal nuovo Statuto della Regione. Il messaggio è che si tratta di incarichi di tutto rispetto, di cui si potranno accontentare anche eventuali aspiranti assessori. Uno studio è stato fatto dalla direzione generale del Pirellone e unipotesi è di avere una piccola pattuglia di assessorati importanti accanto a un altro gruppo di competenze più leggere.
Le questioni aperte sono tante e riguardano soprattutto la dinamica interna con la Lega. Gli accordi pre elettorali parlavano di dieci assessori del Pdl e sei per la Lega, ma cè da discutere anche la presidenza del consiglio regionale e soprattutto il fatto che il partito di Bossi come sempre ha alzato il tiro, facendo richieste più che pesanti, pesantissime.
Un tema centrale sono le deleghe sul federalismo. Non è un mistero che la Lega le consideri una bandiera del movimento e che sia intenzionata a chiedere un incarico legate alle Riforme. Al momento, però, le deleghe sul federalismo sono saldamente in mano allassessore al Bilancio, Romano Colozzi, molto vicino a Formigoni, che ha gestito ottimamente la stesura della legge nazionale sul federalismo, ha collaborato con il ministro Roberto Calderoli e si è occupato di tutti gli aspetti tecnici della questione. La sua competenza è unanimemente riconosciuta e fargli passare la palla è tuttaltro che semplice.
Tra i nuovi assessorati di cui si discute ce nè uno di particolare attualità ed è quello legato allExpo 2015. Si parla anche della possibilità di far resuscitare il vecchio assessorato agli Enti locali. Sono allo studio vari accorpamenti, tra i quali le Attività produttive, già reclamate dalla Lega per bocca del vicepresidente, Andrea Gibelli. Il super assessorato dovrebbe concentrare Industria, Commercio e Artigianato.
Cè poi la possibilità che siano messe insieme le competenze ambientali e sui vincoli territoriali al momento divise, in particolare tra le Reti idriche legate allattuale assessorato di Massimo Buscemi e lAmbiente di Massimo Ponzoni. Qualcuno propone anche di riaccorpare Sicurezza e Protezione civile.
La Lega ha sollevato richieste che riguardano praticamente tutte le principali leve lombarde: oltre alla Sanità, di cui è già assessore Luciano Bresciani, Infrastrutture, Ambiente, Formazione, Famiglia, Attività produttive e Agricoltura, che toccherebbe allesclusa Monica Rizzi.
Resta poi il problema della presidenza del consiglio regionale. Giulio De Capitani, tagliato fuori dagli eletti del listino, non potrà più guidare laula.
La Lega alza il tiro e nasce lassessore allExpo
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