Lega, le barricate sul suolo pubblico aprono le ostilità nel centrodestra

Primo scenario. Roma, alla Camera sono in corso le dichiarazioni di voto sulla manovra del governo Monti. Intorno alle 21 il capogruppo della Lega Marco Reguzzoni parte con un attacco durissimo, accusa il Pd di essere «come il debito pubblico: peggiora sempre e non migliora mai». Ma ce n’è anche per il Pdl: «Noi non facciamo passi indietro, Bossi ci ha insegnato ad essere coerenti, determinati, a difendere i diritti della nostra gente». Il leader del Pd Pierluigi Bersani si rivolge ai deputati del Carroccio e domanda, «venite dalla Padania o da Marte?». Alla stessa ora, a Palazzo Marino i consiglieri leghisti proseguono in solitaria la battaglia in aula sul regolamento che modifica le tariffe sull’occupazione del suolo pubblico (la Cosap). Emendamento su emendamento, anche se il Pdl aveva siglato un accordo con il Pd sul voto della delibera, strappando lo sconto per la tassa sui passi carrai (il 30% in meno per i condomini e il 10% per quelli commerciali) e lo slittamento a gennaio per il nuovo piano di Sogemi. Era d’accordo anche la Lega, fino alla sera prima, con questo patto si era chiusa la seduta giovedì sera. Ieri, come lascia intendere il Pdl, «sono stati richiamati da Roma, mentre è in corso una battaglia dura al governo e si va all’attacco del Pd, non è opportuno essere “molli” a Milano». Anche se «ormai era continuare una battaglia come l’ultimo dei giapponesi, la delibera non ci piace e non la voteremo ma più di questo non potevano ottenere». E il centrodestra intorno alle 21 venerdì sera dopo aver votato gli sconti concordati sui passi carrai ha lasciato l’aula, chi è rimasto (come il consigliere Pietro Tatarella) ha rinunciato all’ostruzionismo. A fare opposizione resta la Lega: «Siamo profondamente contrari alla delibera - spiega il consigliere Alessandro Morelli - è profondamente ingiusta e quindi insistiamo per migliorarla. Specie alla luce del pasticcio sui 40 milioni di euro per la vendita Sea che forse si potevano incassare accettando l’offerta che il fondo indiano ha consegnato con dieci minuti di ritardo, quei soldi valevano quanto la manovra sull’aumento dei biglietti Atm e la stangata della Cosap». I tre consiglieri «lumbard» hanno insistito per proseguire sulla discussione degli emendamenti, fino alle 22.30 quando la seduta si è sciolta ed è stata rinviata a martedì, quando si arriverà comunque al voto (poi inizierà la battaglia sulla Commissione antimafia). Per una «svista» del Pd sui numeri delle delibere salta la deroga completa della tassa per le onlus che occupano il suolo oltre i 15 giorni per iniziative benefiche.

La crisi Pdl-Lega si allarga? «Del doman non v’è certezza - afferma Morelli - noi voteremo ogni delibera cercando di difendere i ceti deboli, si potevano evitare aumenti in periferia quindi se al Pdl sono bastate le briciole del Pd per firmare l’accordo, noi cerchiamo di ottenere di più».

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