«Ora si fa sul serio». Parola di Beppe Incocciati, espressione di un football che purtroppo non cè più. Emblema del Milan anni Ottanta, attaccante che ha giocato al fianco di miti come Maradona e Franco Baresi. Alla guida della Cisco Roma, il tecnico affronta lalba della stagione 2009/2010 con euforia. «Partiamo con entusiasmo - ha spiegato - consci del difficile compito che ci attende ma anche consapevoli delle nostre capacità. Abbiamo ricevuto le attestazioni di merito dallintero staff per la professionalità e limpegno messo in campo in questo avvio di stagione per costruire e mantenere fede al progetto tecnico sviluppato. Questo sta a significare come avevamo già detto il giorno del nostro insediamento ufficiale, che vogliamo centrare gli obiettivi che ci siamo prefissati e credo che le operazioni di mercato compiute sinora lo stiamo puntualmente a confermare».
Incocciati sè rimboccato da subito le maniche e ha fatto il punto della situazione analizzando i tre giorni di test e visite mediche del nuovo gruppo a disposizione. «Vivo buone sensazioni, anche perché abbiamo inserito nel progetto uomini e calciatori che sapessero prima di tutto condividere e interpretare la filosofia dellazienda-Ciaccia ovvero, la serietà la professionalità, lo spirito di sacrifico, le motivazioni, tutti quei valori che vanno oltre la prestazione sportiva e che rispondono alla dedizione, alla correttezza , alla lealtà».
Chiari gli obiettivi del mister («Credo che alla fine avrò una rosa importante e sarò nelle condizioni di poter pensare concretamente di fare bene») così come cristallino è il pensiero sul girone che dovrà disputare la sua formazione: «Roma appartiene a qualcosa di importante, per tutto ciò che significa Roma e noi rappresentiamo Roma. Credo che se venisse inserita nel girone A non ci sarebbe nulla di sconcertante. La nostra presenza darebbe ulteriore lustro a un girone già di per sé forte e importante».
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