Lega di quartieri contro l’odiata blu tax

Lega di quartieri contro l’odiata blu tax

Fabrizio Graffione

Carignano e Foce alleati contro l'assessore Arcangelo Merella e gli amministratori del centrosinistra che hanno imposto la «Blu tax». Sono migliaia i residenti che hanno aderito alla raccolta di firme per contestare il provvedimento della blu area e il conseguente pagamento della gabella di 25 euro per la prima auto e 300 euro per la seconda. In Carignano la delibera di Palazzo tursi non funziona e il comitato dei cittadini lamenta la mancanza di posti auto. Alla Foce la situazione è uguale. Il coordinamento, nato fra i due quartieri, poi, lancia l'allarme anche per Castelletto dove, a febbraio o marzo, verranno realizzate le blu aree e dove già una nutrita schiera di residenti ha annunciato di dare battaglia. Non è tutto. Duecento mandati a Carignano e duecento mandati alla Foce, sono stati raccolti dal coordinamento dei comitati per citare davanti al giudice di pace Palazzo Tursi e ottenere, come nei casi pilota delle scorse settimane, il rimborso della gabella per «illecito arricchimento» delle casse pubbliche. Inoltre a dare una mano ai residenti, ora scendono in campo anche le varie associazioni in difesa dei consumatori e dei cittadini: Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Mdc, Movimento consumatori, Unc. Tutte sigle che hanno deciso di promuovere azioni contro il Comune sulla vicenda che rischia di mettere al tappeto l'assessore Morella e la giunta di centrosinistra.
A Carignano sono in cinquemila i possessori di auto, alla Foce diecimila, a Castelletto diecimila: quasi tutti coalizzati contro Palazzo Tursi.
«La nostra - dice Furio Truzzi, presidente di Assoutenti - è l'unica città d'Italia che fa pagare ai residenti una cifra doppia o tripla rispetto alle altre per sostare dove si abita e nel contempo chiede ai non residenti tariffe molto elevate trasformando, via per via, tutta la città in un grande centro. Ci sono poi altre questioni come gli aumenti di Ici, ticket dei bus, Tarsu: insomma, un corollario di balzelli e imposte che gravano sulla testa del cittadino e che vedono i genovesi come i cittadini più tartassati a livello nazionale. In cambio, ma non soltanto per le aree blu, non riceviamo ovviamente servizi adeguati».
Secondo un'indagine realizzata dalla presidente del comitato Foce, Rosanna De Luca, la blu tax a Torino costa 8 euro sia per la prima, sia per la seconda vettura, a La Spezia 10 euro per la prima e 30 euro per la seconda, a Palermo 10 euro sia per la prima sia per la seconda, a Firenze Zcs gratis e Ztl 25 euro per tre targhe, a Verona gratis per la prima e 25 euro per la seconda, a Milano e Roma è tutto gratis. A Genova la tariffa oraria per il parcheggio dei non residenti è di due euro, a Torino di due, 1,20, 1,10, un euro a seconda della via del centro, a La Spezia 0,50 euro la prima ora e 1,50 euro la seconda ora di sosta, a Palermo un euro, 0,75 e 0,50 euro a seconda della via, a Milano 1,50 e un euro a seconda della via, a Verona un euro, a Roma un euro, 0,77 e 0,50 euro a seconda della via, a Firenze due euro, 1,50 e un euro a seconda della via.


«È una vergogna - spiega De Luca - come si evince dalla nostra ricerca, noi genovesi siamo i più tartassati di tutti. Alla Foce, poi, dove il sessanta per cento sono uffici, è difficile realizzare la blu area. Noi siamo lo sbocco della sopraelevata e per i residenti c'è carenza di parcheggi».

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