Cronache

La Lega si arma per elezioni e referendum

Sarà Edoardo Rixi il capolista della Lega nord Liguria per il Consiglio comunale di Genova (dov’è già stato capogruppo nell’ultimo ciclo amministrativo), mentre Silvio Scaffardi e Bruno Ferraccioli saranno, d’intesa con l’intera Casa delle libertà, i candidati del partito alla guida delle circoscrizioni Sestri-Cornigliano e Bassa Valbisagno, con Renzo Di Prima in corsa nel «municipio» Medio Levante anche come potenziale assessore di circoscrizione, e l’«eterno ragazzo» Bruno Ravera ancora una volta impegnato sul campo, nel collegio provinciale di Marassi. Le liste complete del Carroccio per Tursi e Palazzo Spinola sono state presentate ufficialmente ieri dallo stesso Rixi e dal segretario «nazionale» ligure Francesco Bruzzone che hanno sottolineato, ancora una volta, «l’appoggio convinto a Enrico Musso, candidato sindaco del centrodestra, e a Renata Oliveri, candidata della Cdl alla presidenza della Provincia».
Subito dopo, Bruzzone e Rixi hanno ribadito i temi che saranno al centro della campagna elettorale leghista, «in vista di un turno elettorale amministrativo che si annuncia con forti connotati politici nazionali». L’impegno degli uomini del Carroccio sarà dunque massimo sui «punti fermi» che riguardano innanzi tutto la moschea - «né a Cornigliano, né altrove, al di là delle dichiarazioni possibiliste di altri esponenti del centrodestra» -, e poi il problema sempre più acuto dei nomadi e, più in generale, dei clandestini «cui la maggioranza di sinistra ha dedicato in questi anni maggiori attenzioni rispetto ai cittadini genovesi». Comunque collegato, c’è anche il problema della tutela della sicurezza, che non ha avuto finora risposte adeguate dalla giunta Pericu, «in nome di un miglioramento dell’immagine della città che è tutto da dimostrare». Rixi ha insistito inoltre sugli aspetti contraddittori che hanno caratterizzato la politica della casa - «indispensabili le deduzioni fiscali per i proprietari della prima casa» -, il Piano urbanistico comunale - «dove si dà spazio a speculazioni, come agli Erzelli» - e lo smaltimento dei rifiuti. Bruzzone ha richiamato infine le ragioni del referendum contro la legge regionale per gli stranieri «che trasforma la nostra regione - sottolinea il segretario nazionale ligure - nel vero e proprio paradiso dei clandestini».

Una legge sbagliata che va di pari passo con il «tentativo maledetto del sindaco Pericu di far votare tutti gli immigrati».

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