La Lega al tavolo fa scena muta: «Non sveliamo i piani se c’è l’Udc»

Ha contato più il retroscena che l’incontro. Il tavolo tra sindaco e assessori sulle priorità per il prossimo mandato si è ridotto a un’ora di discussione sui massimi sistemi. Qualche ora prima, il leghista Morelli aveva avvertito: «Se c’è l’Udc, non scopro i miei progetti. Non sappiamo se sosterrà questo sindaco alle elezioni, tanto vale che invitiamo anche il capogruppo del Pd». Per evitare fratture, la Moratti ha chiesto a tutti di consegnare la lista per iscritto e si è ragionato sul metodo. Ma il messaggio del Carroccio è lanciato: i tempi per le trattative sono scaduti. «La Lega parla a nuora perchè suocera, in questo caso il Pdl, intenda - commenta il capogruppo Udc Pasquale Salvatore -, vuole alzare il prezzo della trattativa con gli alleati». Per l’onorevole Mantini «è stato un atto grave, la giunta non è una setta padana.

Noi comunque siamo nel nuovo Polo della Nazione e a Milano daremo vita ad una proposta autonoma». Malumori nel Pdl. E De Corato avverte la Lega: «Ha ragione a sollevare dubbi sull’Udc, ma se vogliamo vincere al primo turno va allargata la coalizione».

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