Fucilate ai gabbiani che infestano il cielo di Genova e, in particolare, si lanciano in picchiata sulle teste degli agenti di custodia del carcere di Marassi: la misura draconiana è stata proposta ieri mattina in consiglio regionale dal capogruppo della Lega Nord Francesco Bruzzone, suscitando un vespaio di polemiche da parte degli animalisti, fra cui si inserisce, volontariamente e consapevolmente, da sempre lassessore Renata Briano. In sostanza: il Carroccio vorrebbe il permesso di abbattere a colpi di arma da fuoco gli uccelli che svolazzano sulle Case rosse. Il permesso di uccidere potrebbe però essere concesso, per specie protette, solo in casi estremi, come è avvenuto negli anni scorsi per problemi di sicurezza dei voli allaeroporto Cristoforo Colombo di Sestri. Allora Bruzzone ha citato il caso di una coppia di gabbiani che ha nidificato vicino alle torrette di guardia del carcere e per difendere la prole ha attaccato luomo. «La proliferazione dei pennuti sta creando gravi problemi» ha insistito il capogruppo della Lega. Ma lassessore Briano ha replicato subito che esistono metodi meno cruenti: punte di metallo sugli edifici ed eliminazione dei nidi, rigorosamente prima della figliata. «Il metodo migliore è quello naturale - ha controrisposto Bruzzone -, cioè mettere in azione un antagonista che in questo caso sarebbe luomo». Nuova replica dellassessore allAmbiente: «A sparare sarebbe comunque la polizia provinciale». Lultima parola spetta infatti alla Provincia che finora non ha preso provvedimenti.
In aula, è divampata unaltra polemica fra maggioranza e opposizione, a proposito del Programma di interventi messo a punto dalla giunta per la cooperazione, lo sviluppo, la solidarietà e la pace nel mondo che comprende, fra laltro, stanziamenti di «800mila euro a favore dellAfrica subsahariana e 300mila a favore dei Paesi dellAmerica latina». Il capogruppo del Pdl Matteo Rosso ha tenuto un vibrante intervento contrario, chiedendo di stralciare il provvedimento a favore di iniziative sul territorio. Di parere contrario Armando Ezio Capurro, che - con accenti sopra le righe, tipo: «Io le salterei al collo», tanto da essere ripreso dal presidente Rosario Monteleone - ha difeso a spada tratta gli interventi decisi dalla maggioranza.
Intanto, in margine ai lavori dellassemblea, il capogruppo del Pdl Rosso ha dichiarato daver ricevuto la comunicazione di autosospensione da presidente della VII Commissione da parte di Alessio Saso, il consigliere indagato nei giorni scorsi nellambito dellinchiesta «Maglio 3» contro la ndrangheta nel ponente ligure. Rosso ha anche ricevuto dal Pdl la delega per sostituire Saso in Commissione. La presidenza sarà invece affidata al vicepresidente in carica Lorenzo Basso (Pd).
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