da Milano
Alessandra Medde, avvocato da 16 anni, è sulle barricate da un paio di settimane: il 2 ottobre scorso il suo assistito, Jarid Boraia, immigrato marocchino di 21 anni - rinviato a giudizio per tentata rapina - lha ripudiata in aula, perché donna. Sul settimanale Grazia, in edicola oggi, racconta: «Non ci potevo credere. Boraia ha dichiarato di non voler essere difeso da me in quanto donna. Ha preferito appoggiarsi allaccusa perché rappresentata da un uomo. Mi sono sentita offesa come donna e come professionista. Se a 21 anni si è comportato così, significa che la diffidenza e il rifiuto nei confronti di noi donne è radicato nella sua cultura».
In pochi secondi lavvocato si è tolta la toga e ha rinunciato al mandato. Il marocchino avrebbe avuto un altro legale dufficio. Il caso però ha voluto che quel giorno fossero reperibili solo tre legali donna. Raffaella Servidio era la prima dellelenco: «Quando sono arrivata, limputato si era calmato» racconta a Grazia, «ma era evidente il suo rifiuto nei confronti di noi donne». Alla fine, il giudice ha deciso di nominare un avvocato uomo. «Penso che abbia agito proprio per rispetto nei confronti di noi donne - commenta la Servidio -.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.